BARI - «Il mare dentro. Noi pugliesi siamo nati col mare dentro ed è per questo ci opporremo con tutte le nostre forze al decreto di Natale del Governo Meloni che sblocca le trivelle al largo delle nostre coste». Lo annuncia la presidente del Consiglio regionale pugliese, Loredana Capone. «Come sull'autonomia differenziata - aggiunge - anche su questo si decide senza un confronto con le Regioni, con i sindaci. E peraltro lo si fa andando contro quelle che sono invece le direttive europee di attuare al più presto una transizione ecologica. Praticamente l’UE ci chiede di smettere di bruciare gas, petrolio e altri combustibili fossili, e noi andiamo a trivellare il mare per cercarne di nuovi. Peraltro parliamo davvero di briciole se pensiamo alla produzione di gas naturale in Italia: circa 70-80 miliardi di metri cubi suddivisi in decine e decine di giacimenti sparsi lungo mille e passa chilometri. È chiaro, allora, che l’impresa non vale la spesa perché i costi sarebbero enormi e sproporzionati rispetto alla quantità di gas che si riuscirebbe a estrarre».
«Basta - conclude - buttare soldi in sussidi alle fonti fossili: nel 2021 sono stati stanziati dallo Stato 41,8 miliardi di euro per le fonti fossili, ben 7,2 miliardi in più rispetto all’anno precedente. E invece per una vera transizione serve una redistribuzione sociale e l’accompagnamento di quei lavoratori che oggi sono occupati in settori inquinanti. La Puglia non ci sta».