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Castellaneta, respinto ricorso «Nova Yardinia» pagherà 2 milioni di euro al Comune

Castellaneta, respinto ricorso «Nova Yardinia» pagherà 2 milioni di euro al Comune

 

Domenica 07 Giugno 2009, 11:30

02 Febbraio 2016, 20:23

di ANGELO LORETO

CASTELLANETA - Per la Nuova Concordia arrivano altri tre stop dal Tar. Il Tribunale amministrativo regionale di Lecce ha respinto i ricorsi con i quali l’azienda (difesa dall’avvocato Ernesto Sticchi Damiani), realizzatrice del complesso turistico Nova Yardinia a Castellaneta Marina, si opponeva alle richieste del Comune (difeso dall’avvocato Cosimo Recchia) di versare le somme relative ad oneri di urbanizzazione per la realizzazione delle strutture ricettive sulla costa ionica.

Le tre sentenze sono state depositate martedì e arrivano dopo quella depositata il 22 maggio scorso che riguardava oneri di urbanizzazione primaria e secondaria e costi di costruzione per il parco a tema Felifonte. Con questi quattro ricorsi respinti l’azienda di Noci, condannata anche a pagare le spese processuali per un totale di 9mila euro, dovrà versare circa un milione e 800mila euro nelle casse comunali. Soldi che verrebbero incamerati tramite polizze fideiussorie. In tutti i casi l’azienda che fa capo al Gruppo Putignano aveva impugnato le note con le quali dalla residenza comunale si intimava a provvedere al versamento delle somme spettanti quali oneri di urbanizzazione. Il Tar ha dato però ragione al Comune.

Le quattro sentenze del Tribunale amministrativo regionale emesse nei giorni scorsi sono però solamente l’ultimo capitolo dell’annosa diatriba tra l’azienda barese e il Comune di Castellaneta. Tra i due protagonisti della vita politica e imprenditoriale cittadina c'è sempre stato un rapporto che è spesso sfociato in polemiche roventi anche nel corso delle diverse campagne elettorali succedutesi negli anni. Il complesso Nova Yardinia venne realizzato negli anni '90 dall’amministrazione Loreto, ma quando a Palazzo di Città è arrivata la giunta di centrodestra guidata da Nicolotti (anno 2002) il rapporto tra impresa ed ente si è incrinato.

A gettare benzina sul fuoco c'è stata negli ultimi mesi la vicenda relativa ai crediti che il Comune vanta nei confronti dell’azienda: si parla di circa tre milioni e mezzo di euro di tasse non ancora versate (sopratutto Ici e Tarsu). Dal canto suo la Nuova Concordia chiede da tempo l’approvazione da parte del Consiglio comunale della variante planovolumetrica che le spetta e che ultimamente, pur approdata in Consiglio, è stata ancora una volta rinviata. Le sentenze del Tar di questi giorni non sono quindi altro che un nuovo capitolo della telenovela tra il Comune e il maggiore imprenditore turistico della zona.

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