POTENZA - Acqua di categoria A1 e interventi di manutenzione sulle infrastrutture idriche. È quello che chiedono le comunità lucane alle prese con una crisi idrica senza precedenti. Un appello ribadito di nuovo sabato sera nel corso dell’assemblea organizzata dal Comitato Acqua Pubblica a Potenza ed a cui hanno partecipato anche Franco Gallerano, ex ordinario di Idraulica all’Università Sapienza di Roma e Giuseppe Iuele, ingegnere studioso del torrente Camastra e del suo invaso, soffermandosi proprio sulla situazione lucana e sulle possibili soluzioni.
A cominciare dalla manutenzione appunto. Come quella che “Acque del Sud” sta portando avanti sulla diga di Montecutugno, l’invaso in terra battuta più grande d’Europa. Dopo la pausa legata alle festività natalizie sono iniziate, infatti, le opere di cantierizzazione dell’invaso, intervento che precede la successiva sistemazione che, tra l’altro, prevede il manto impermeabile del paramento di monte al fine di consentire all’invaso di raggiungere la capienza massima di 480 milioni di metri cubi d’acqua rispetto agli attuali 230. Un’operazione di vitale importanza per attenuare l’ormai cronica crisi idrica ed indispensabile per una infrastrutture che oggi, dati alla mano, si conferma quella con la maggiore riserva di acqua, 62 milioni 714 mila metri cubi, anche se in calo vertiginoso rispetto allo stesso periodo dello scorso anno (con 160 milioni 743mila metri cubi).
In calo anche l’altro invaso del Pertusillo che registra al momento 55 milioni 200mila metri cubi di acqua rispetto ai 71 milioni 773mila metri cubi dello scorso anno. E così via in tutti i piccoli e grandi invasi lucani, con la sola eccezione della diga di Gannano, nel Materano, che lo scorso anno risultava svuotata e che, oggi, invece, ha 2 milioni 621mila metri cubi di acqua. Insomma, uno scenario non semplice non solo se non arriveranno nuove piogge ma anche se gli interventi previsti non consentiranno di ampliare la portata degli invasi lucani, facendo tirare un sospiro di sollievo anche agli agricoltori che temono per le prospettive delle colture del Metapontino. Intanto, dopo alcuni giorni di acqua con il contagocce per gli abitanti dei 29 comuni serviti dallo schema idrica “Basento – Camastra” si attendono le decisioni che Acquedotto lucano prenderà sull’erogazione per i giorni di Capodanno.
L’ufficializzazione degli orari di erogazione sarà fatta oggi, di certo, però, si sa che l’ente sta valutando la possibilità di replicare, anche per i giorni tra la fine dell’anno e l’inizio di quello nuovo un’erogazione continua, come avvenuto per il periodo natalizio. Una scelta che punta a favorire le necessità di cittadini ed attività commerciali in questi giorni di festa. Tutto dipenderà dal livello di riempimento dei serbatoi e dalle riserve accumulate: se saranno sufficienti a fronteggiare i mille e cento litri al secondo necessari a sostenere le esigenze idriche dei lucani le interruzioni saranno sospese, altrimenti si andrà avanti con l’acqua razionata come avvenuto fino ad oggi.