Domenica 07 Settembre 2025 | 19:32

Potenza cala il poker, Rossetti tripletta d’autore

 
lorenzo d'alò

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Potenza cala il poker, Rossetti tripletta d’autore

Mister Marco Marchionni

Brindisi allo sbando, crolla senza reagire e resta sul fondo. Partita chiusa nel giro della prima mezz’ora, Marchionni può sorridere

Lunedì 08 Gennaio 2024, 12:40

Brindisi-Potenza 0-4

Brindisi (3-4-1-2): Saio 7, Gorzalewski 4,5 (1’ st Merletti 5,5), Bellucci 5, Cappelletti 4; Valenti 5 Malaccari 5 (1’ st. Nicolao 5), Lombardi 5 (13’ st. Mazia 5,5), Monti 4,5; De Feo 5 (7’ st. Ceesay 5,5); Bunino 5,5, Ganz 5 (28’ st. Vona 5,5). (Albertazzi, Auro, De Angelis, Golfo, Petrucci). All. Roselli 4,5.

Potenza (3-5-2): Alastra 6, Sbraga 6,5, Armini 6, Hristov 6,5 (1’ st. Maddaloni 6); Hadziosmanovic 7, Schiattarella 6,5 (27’ st. Laaribi 6), Candellori 6,5, Saporiti 6,5, Pace 7 (27’ st. Verrengia 6); Rossetti 8, Volpe 6 (27’ st. Di Grazia 7). (Iacovino, Galiano, Asencio, Gagliano, Gyamfi, Mari, Monaco, Steffe). All. Marchionni 7.

Arbitro: Iacobellis di Pisa 6.

reti: 15’, 30’ pt e 24’ st Rossetti, 44’ st. Di Grazia (r).

note: ammoniti Rossetti, Pace, Candellori (P), Ceesay (B).

Marchionni comincia con il piede giusto l’avventura al Potenza trascinato da super Rossetti, mentre il Brindisi resta al buio. Non c’è storia nel derby appulo-lucano che va in scena alla prima giornata di ritorno, nel girone C di serie C. Il Potenza, infatti, si impone con un 4-0 che avrebbe potuto allargarsi a dimensioni ben maggiori. Netto il divario tra le due compagini: pur essendo al debutto sulla panchina rossoblù, Marco Marchionni mostra subito idee chiare, senza operare rivoluzioni rispetto all’era Lerda, ma accordando immediatamente fiducia a Mattia Rossetti che lo ripaga con una tripletta, non facendo avvertire l’assenza di Caturano.

Il Potenza domina in lungo e in largo fin da un primo tempo in cui pone le basi del suo successo: possesso palla costante, varietà di soluzioni, qualità tecniche troppo superiori a quelle di un Brindisi che sembra un cantiere aperto durante la rivoluzione in corso nel mercato invernale. A centrocampo: Schiattarella, Saporiti e Candellori cancellano la mediana avversaria e imbastiscono mille manovre, così la truppa di Giorgio Roselli è costretta ad affidarsi esclusivamente a lanci lunghi, in cerca di uno spunto di Ganz o Bunino, troppo isolati in prima linea. Il Potenza comincia a collezionare occasioni da rete dopo appena 14’: Saio estrae un doppio miracolo per respingere due conclusioni ravvicinate. Ma il vantaggio ospite è rimandato di appena un minuto: lancio lungo per Rossetti che trova una prateria a destra, la percorre in solitudine, entra in area e realizza con un preciso diagonale.

Il Brindisi prova a reagire con Bunino che non arriva in scivolata sull’invito di Ganz, ma alla mezzora subisce il raddoppio: i lucani sfondano ancora a destra, cross per Saporiti che calcia trovando la deviazione di Saio, ma sulla respinta piomba ancora Rossetti, implacabile nel tap-in dello 0-2. Il portiere brindisino si oppone ad Hadziosmanovic, quindi i pugliesi hanno un sussulto con l’idea di De Feo per Cappelletti che si vede respingere il pallonetto sulla linea da Pace. Il canovaccio non cambia nella ripresa: Brindisi inconsistente e Potenza in pieno controllo, a sfiorare ripetutamente il tris. Se lo divora Volpe da due passi impattando male il cross di Rossetti. E allora, ci pensa proprio il bomber di giornata a sigillare il match inserendosi sul secondo palo sull’assist da destra di Hadziosmanovic. I lucani sfiorano il poker con Di Grazia, fermato in uscita dal solito Saio, quindi Sbraga sui titoli di coda di procura il rigore (fallo di Cappelletti) realizzato dallo stesso Di Grazia.

L’unica buona notizia per il Brindisi è la sconfitta del Monterosi che resta fanalino di coda del girone: i biancazzurri restano penultimi (a 14 punti) con quattro lunghezze di vantaggio sulla retrocessione diretta: salvaguardare i playout è l’unico obiettivo ora alla portata. Il Potenza, invece, incamera il quarto risultato utile di fila, portando a 360’ l’imbattibilità della sua porta. E vola a quota 26, agganciando il Sorrento al decimo posto, l’ultimo utile per i playoff.

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