MARATEA - Un ottobre straordinario per temperature e condizioni meteo tipicamente estive e la sagra della castagna di Trecchina in questo fine settimana hanno riempito gli alberghi e i B&B di Maratea tra il 60 e il 70%. Numeri impensabili e mai raggiunti prima ad ottobre. Per la prima volta ad ottobre l’unico stabilimento balneare aperto di Castrocucco – L’Approdo due (i titolari guardano alla stagione 2024 con apprensione ma non per questo rinunciano ad accrescere i servizi puntando sul modello stabilimento balneare-casa al mare degli italiani) – ha registrato presenze di turisti che hanno preso il sole e fatto il bagno. Una novità assoluta per un turismo da sempre fermo a metà settembre con i 16 alberghi che chiudono per riaprire (non tutti) per qualche giorno per le nuove festività pasquali e che invece registra ad ottobre una decina di alberghi ancora attivi.
Per il Consorzio Turistico Maratea è la prova che la destagionalizzazione non è un’impresa impossibile. «Sia chiaro – dice Biagio Salerno, presidente del Consorzio – nessuno pensa ad un turismo tutto l’anno ma almeno ad allungare il tradizionale periodo che va da metà giugno a metà settembre». La sagra della castagna ha richiamato gruppi organizzati che sono arrivati in autobus da Puglia, Campania e Calabria ed hanno soggiornato a Maratea da una a due notti. «Sono target turistici – aggiunge Salerno – che hanno specifiche richieste: dal turismo esperenziale, alla buona cucina, alle escursioni a cui possiamo dare risposte soddisfacenti». Il riconoscimento acquisito dalla Basilicata per la «reputazione turistica», come è stato evidenziato alla Ttg di Rimini, trova riscontro grazie alla capacità di albergatori ed operatori turistici, come quelli di Maratea, di garantire servizi di ospitalità a 360 gradi per coprire tutte le domande. Il Consorzio punta sulla valorizzazione del territorio rilanciando il progetto mare-monti che fa di Maratea un’opportunità quasi unica di mettere insieme al sole-spiaggia le risorse e attrazioni dei borghi delle aree interne del Lagonegrese e del Pollino.
«I nostri ospiti - dice Salerno - ci chiedono escursioni e visite di paesi e realtà in grado di esprimere sensazioni, emozioni e sapori di prodotti tipici di qualità». Ma di fronte all’impegno degli operatori ci sono gli ostacoli di sempre, in primo luogo infrastrutturali. Su tutti pesa come un macigno la chiusura del tratto della SS 18 a Castrocucco. In proposito il presidente del Consorzio racconta come è stato in grado di recuperare la prenotazione di un gruppo di 20 cicli semi-professionisti ungheresi che avevano deciso di disdire dopo aver appreso della chiusura della strada. «Ho proposto un percorso alternativo per gli allenamenti - dice - che è stato giudicato valido. Ma noi albergatori dobbiamo dedicarci a tutt’altro e chiediamo di essere messi nelle condizioni di fare in piena serenità il nostro mestiere».
Di qui la sollecitazione all’assessore Casino a riconvocare il «Tavolo Maratea» dopo l’incontro di metà luglio per individuare tutte le soluzioni necessarie a garantire la stagione 2024 che – sottolineano gli operatori – «non vogliamo rivivere con il patema d’animo di quella appena conclusa». La domanda è chiara e diretta: cosa si intende fare di Maratea e del comprensorio? «C’è bisogno – afferma Salerno – di una visione di ampio respiro che parta dall’identità delle frazioni di Maratea da sempre primo serbatoio di presenze turistiche e sia in grado di riposizionare Maratea sui mercati nazionale ed internazionale». Già da questo mese i Tour Operator sono attivi per predisporre i cataloghi e le offerte 2024. Qualcuno si è fatto avanti in questi giorni proponendo i primi contratti con alberghi marateoti con la possibilità di arrivi dall’estero. La prima richiesta è di «rassicurazioni» sulla viabilità.