Via dal partito, via dal gruppo consiliare regionale. Lo scontro nella Lega lucana spacca e travolge il partito di Salvini e la maggioranza regionale di Centrodestra. La miccia è la gestione dell’emergenza Covid e le critiche fatte dal presidente della Quarta commissione consiliare regionale, il leghista Massimo Zullino, prima all’assessore alla sanità, Rocco Leone, ed ad suo dg, Ernesto Esposito, e poi allo stesso governatore Bardi. Parole di fuoco che hanno portato, da parte del capogruppo in Consiglio regionale, Tommaso Coviello, e dell’assessore regionale all’agricoltura, Francesco Fanelli, ad una richiesta di espulsione dello stesso Zullino dal partito. La decisione non è stata presa ma il «redde rationem» nella Lega lucana ha spinto il commissario regionale, senatore Roberto Marti, a puntualizzare.Ribadendo piena fiducia al governatore lucano e rimarcando che spetti a lui dettare la linea del partito. «La linea politica del partito la detta il segretario regionale, non altri, e sarà sempre il lavoro di un confronto democratico e sinergico - precisa Marti - Pertanto, ogni decisione inerente le strategie di Governo regionale e gli scenari futuri in alcun modo competono ai singoli consiglieri e assessori regionali, i quali, al contrario, sono chiamati a lavorare intensamente». Se le parole di Marti saranno sufficienti ad evitare nuove tensioni lo si capirà nei prossimi giorni. Di certo, oggi, restano le tensioni e gli interrogativi. Come quello sul futuro dell’assessore regionale alle Infrastrutture Donatella Merra, anch’ella leghista, vicina al consigliere Zullino tanto da mettere un «mi piace» al suo post di critica al presidente lucano.

La miccia è la gestione dell’emergenza Covid e le critiche fatte dal presidente della Quarta commissione consiliare regionale
Martedì 11 Agosto 2020, 11:03