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Social dinner
Veronica D’andrea
02 Febbraio 2019
Una sola tavolata, commensali e menù ignoti, posti sedere casuali. È stata questa la «Cena degli sconosciuti» tenutasi a Lagopesole di Avigliano presso il suggestivo locale «La Taverna», dove anche la Gazzetta si è infiltrata per poter raccontare in prima persona le sensazioni di questa innovativa e particolare esperienza.
Molti di noi partecipanti, una quindicina in tutto, non si conoscevano e ci siamo incontrati per la prima volta proprio nel locale all’ora e nel giorno stabilito, uniche informazioni in nostro possesso. Immaginatevi la scena: raggiungete il locale dell'evento e venite accolti da una cameriera che vi accompagna al tavolo e va via. Se siete persone che solitamente arrivano in anticipo agli appuntamenti, potreste essere le prime e ritrovarvi così sole al tavolo. Se invece, a causa di un contrattempo, vi presentate con qualche minuto di ritardo, come è successo a me, rischierete di arrivare quando il gruppo ha già iniziato a socializzare e non ci sarà nessuno che vi introdurrà ai partecipanti. Sarà il vostro spirito di iniziativa e la voglia di conoscere altre persone e mettervi in gioco e far sì che interagiate e vi presentiate ai commensali fino a quel momento sconosciuti.
La «social dinner» che ha come scopo primario la socializzazione e la conoscenza di nuove persone, tramite il collante del buon cibo, ha come prerogativa quella di essere una serata sociale senza social, connessi sì ma tramite la comunicazione verbale e para verbale. Quindi niente smartphone, niente messaggistica istantanea, niente telefonate, il tutto per riscoprire il piacere di conversare con le persone guardandosi negli occhi e dove i sorrisi non erano sterili stickers e colorate emoticons.
Questi eventi culinari sono molto diffusi nelle maggiori città italiane ed europee. Non dimentichiamo infatti che il cibo è da sempre un aggregante che aiuta nella socializzazione, nel miglioramento delle tecniche di comunicazione e relazione anche con gli stessi host locali. Partecipare a una cena degli sconosciuti, è un modo divertente per trascorrere due ore spensierate e in un modo del tutto originale, trovare nuovi amici, nuove affinità e perché no scoprire di aver frequentato le stesse scuole o lo stesso posto di lavoro ma non essersi mai incontrati.
Il successo di una serata come quella di ieri sera in una terra come la Basilicata non è scontato. È stata sicuramente una scommessa e l’esperimento sociale ben riuscito. Unico neo che intendo evidenziare è il numero limitato di adesioni. Le cene con sconosciuti potrebbero riscuotere scetticismo ma anche interesse e curiosità, è necessario però abbandonare la sicurezza delle vecchie e forse comode abitudini.
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