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La decisione del Tribunale
Redazione online
10 Gennaio 2019
POTENZA - La Regione Basilicata «dovrà provvedere a convocare, nel termine di 20 giorni dalla comunicazione della presente decisione, i comizi per le elezioni del Presidente della Giunta regionale e del Consiglio regionale, da tenersi nella data utile più ravvicinata».
Lo ha deciso il Tar per la Basilicata. Il Tribunale amministrativo ha accolto il ricorso presentato dal Movimento cinque stelle contro la decisione della Giunta regionale di votare il 26 maggio, in concomitanza con le Europee.
Il Tar per la Basilicata, con la sentenza di accoglimento del ricorso presentato dal M5s, ha voluto quindi «assicurare il più celere ripristino della piena legittimazione democratica» e «l'ordinaria funzionalità» della Regione, rispetto alla previsione di un «election day» - con l'accorpamento delle elezioni regionali a quelle europee - che invece era alla base del decreto con cui la presidente facente funzioni della Regione, Flavia Franconi, aveva fissato la data della consultazione elettorale al 26 maggio, circa sei mesi dopo la scadenza naturale della legislatura. Per il Tribunale amministrativo, infatti, le norme regionali fanno un esplicito riferimento alla legge nazionale del 2004 che si limita a stabilire che «le elezioni non possono avere luogo oltre i 60 giorni successivi al termine del quinquennio o nella domenica compresa nei sei giorni ulteriori»: si tratta così di un «rinvio ricettizio» e diretto della legge regionale a questa norma nazionale - in quanto «legislazione cornice» - ma non a quella che invece contemplerebbe l’election day, e quindi l'accorpamento delle due votazioni. Per i giudici «la legge regionale di riferimento e la legge statale di cornice», ovvero la numero 165 del 2004, «non contemplano alcuna previsione che imponga la celebrazione delle elezioni regionali in concomitanza con quelle europee», e quindi «risulta preclusa l’eterointegrazione di tale quadro disciplinare».
LA REGIONE NON FARÀ RICORSO - La Regione Basilicata non presenterà ricorso contro la sentenza emessa oggi dal Tar sulla data delle elezioni regionali. In una nota diffusa dall’ufficio stampa della Giunta, l’ente ha espresso «la propria volontà di darle piena esecuzione». Le elezioni si terranno nella prima domenica dopo il 60/o giorno dalla convocazione dei comizi: l'ipotesi al momento più accredita è quella del voto il 24 marzo.
LA NOTA DEL CANDIDATO M5S MATTIA - «Il Tar della Basilicata ci ha dato ragione e ha ripristinato la democrazia in questa regione». Lo scrive, in una nota, il candidato M5S alla Presidenza della Regione, Antonio Mattia. «Certo è che - aggiunge - si poteva evitare questo teatrino imbarazzante e per certi aspetti vergognoso». «Ci auguriamo - prosegue - che Flavia Franconi (presidente della Giunta facenti funzioni) e i suoi 'sostenitori' interessati abbiano la decenza di evitare, dopo questa sacrosanta sentenza, ulteriori manovre finalizzate a tenere bloccata la democrazia in Basilicata. La sentenza pone fine a qualunque maldestro tentativo in tal senso».
IL COMMENTO DI SANTARSIERO - «Non commento la sentenza, è chiara. Ho chiesto con una nota ufficiale alla presidente facente funzioni Franconi di procedere senza indugio alla indizione delle elezioni regionali». Così il presidente del Consiglio regionale della Basilicata, Vito Santarsiero (Pd), dopo la decisione del Tar Basilicata che ha accolto il ricorso del M5s sulle elezioni regionali.
LIUZZI (M5S) «LUCANI SI RIAPPROPRINO DELLA DEMOCRAZIA» - «Il tentativo di restare aggrappati alla poltrona oltre ogni limite consentito dalla legge è miseramente fallito: il Tar ci ha dato ragione dicendo che occorre andare senza indugio a nuove elezioni e ripristinare la sovranità popolare come affermato a chiare lettere nel testo della sentenza». Lo afferma in una nota Mirella Liuzzi, segretario di presidenza e parlamentare M5S alla Camera, a margine della sentenza con cui il Tar ha accolto il ricorso del M5S contro il decreto della vice presidente della giunta regionale con cui erano state indette le elezioni regionali per il 26 maggio in accorpamento con le Europee. «La Basilicata finalmente potrà riappropriarsi della democrazia vilipesa, il Tar ha stabilito che la Regione dovrà convocare entro 20 giorni i comizi elettorali quindi si preannunciano elezioni a Marzo. Usciamo finalmente da un tunnel durato sette lunghi mesi in cui un’intera Regione è rimasta ostaggio di un ex governatore, di un partito e dei suoi tristi scandali. La parola torni al popolo!», conclude Liuzzi.
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