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La telemedicina sia con noi: Puglia all’avanguardia nella sanità digitale

 
Nicola Simonetti

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Nicola Simonetti

Telemedicina

Foto d'archivio

Il termine telemedicina comprende le tecnologie ed i metodi utilizzati dal medico per giungere a diagnosi e cure a distanza

Lunedì 13 Marzo 2023, 17:59

La telemedicina sia con noi. Puglia all’avanguardia nella sanità digitale: la Regione, insieme alla Lombardia – si ricorderà - è stata scelta dal Ministero per l'Innovazione tecnologica e la Transizione digitale per lo sviluppo delle piattaforme di Telemedicina a livello nazionale. La Puglia, pertanto, si conferma esempio virtuoso e all’avanguardia nella sanità digitale.

Il termine telemedicina comprende le tecnologie ed i metodi utilizzati dal medico per giungere a diagnosi e cure a distanza. Obiettivo primo non può essere quello di sostituire la medicina clinica in auge ma di facilitarla, affiancarla, sostenerla al meglio.

Ed ora, a Bari, è stato presentato il progetto di telemedicina per malati oncologici il cui obiettivo, avviato a fine 2022 nelle provincie di Foggia e Bat (Barletta-Andria-Trani), promosso da fondazione Ant e realizzato grazie a MyHospitalHob Pro, è la piattaforma per il monitoraggio da remoto dei parametri vitali dei pazienti sviluppata da Adilife e ceduta a titolo gratuito da Takeda nato per migliorare la qualità di vita del paziente,alleggerire il burden assistenziale del caregiver e ridurre il sovraccarico delle strutture sanitarie.

“Monitorare da remoto i parametri vitali dei pazienti oncologici in modo da agevolare le cure domiciliari. I risultati del progetto sono stati presentati, a Bari, alla presenza, fra gli altri, del presidente di Ant Raffaella Pannuti. Il sistema consente agli operatori ospedalieri e ai professionisti di Ant di tenere continuamente traccia di valori come pressione arteriosa, temperatura corporea, ossimetria e frequenza cardiaca e respiratoria delle persone colpite da patologie oncologiche assistite a domicilio, che presentino una sintomatologia cardiovascolare e respiratoria rilevante. Le cure domiciliari, se ben gestite, possono infatti proteggere i pazienti dal rischio di infortuni, contagi e stress psicologici, permettendo loro di essere curati senza rinunciare al comfort del proprio ambiente domestico.

"La telemedicina non potrà sostituire il lavoro di medici, psicologi e infermieri - ha detto Pannuti - ma potrà dare un contributo importante per rendere le cure palliative domiciliari accessibili a un numero sempre maggiore di persone… secondo la più recente analisi del nostro impatto sociale, risulta che il modello di assistenza Ant consentirebbe un beneficio medio annuale in capo al Sistema sanitario nazionale pari a 14.777 euro per assistito, traducibile in 4,84 euro di valore generato per ogni euro investito nell'attività della fondazione"

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