STIGLIANO - Sarà riattivato il prossimo 15 marzo, il servizio notturno dalle ore 20 alle 8 presso il Punto di primo intervento (Ppi) dell’ospedale distrettuale di Stigliano. Lo ha annunciato ieri Antonello Maraldo, direttore generale dell’Azienda ospedaliera di Potenza (Asp), nel corso dell’incontro pubblico organizzato presso la sala «Zanardelli» dal sindaco di Stigliano, Francesco Micucci, dopo l’allarme per la sospensione del servizio di vitale importanza in tutta l’area della Collina materana, particolarmente lontana dai principali Pronto soccorso territoriali. Un autentico disservizio, causato dall’intervenuta carenza di personale già in affanno, tanto da far temere anche l’imminente paventata soppressione.
La soluzione trovata è frutto di un lavoro sinergico tra Asp, Azienda sanitaria materana (Asm) e ospedale San Carlo di Potenza. Infatti al tavolo, oltre al sindaco Micucci e all’assessore regionale alla Sanità, Cosimo Latronico e la dg Maraldo, c’era il direttore generale dell’Asm, Maurizio Friolo, l’omologo sanitario dell’Asp, Luigi D’Angola, del dipartimento Emergenza-urgenza, Serafino Rizzo, e il presidente dell’Unione Collina materana Carmine Nigro. Per il momento è garantita una copertura transitoria dei trenta turni fino al 31 marzo, grazie alla disponibilità di un medico in pensione affiancato in sostituzione da personale di Villa D’Agri e Matera.
«Questa soluzione ci espone a una precarietà del servizio -ha detto Maraldo- ma chiedo ai cittadini di darci fiducia perché il problema su Stigliano è stato temporaneo, in quanto legato una cessazione. Stiamo lavorando alla soluzione definitiva». Durante l’incontro dal titolo evocativo: «La sanità nelle aree interne: quale futuro?», sono emerse tutte le difficoltà nel sistema della medicina territoriale, che impone importanti investimenti su personale e strutture. «Noi vogliamo dare questa garanzia -ha commentato Latronico- la riorganizzazione della medicina territoriale serve a offrire più servizi, ma facciamo i conti con la difficoltà nel reperire personale. Nonostante tutto, stiamo popolando questo territorio con gli ospedali di comunità per dare servizi territoriali utilizzando tutte le figure professionali».
La sala era gremita di cittadini in attesa di risposte concrete, e non sono mancati momenti di confronto duro con tecnici e amministratori. C’era chi lamentava i problemi nell’espletamento di esami diagnostici, anche una semplice radiografia, per la quale ci si deve recare all’ospedale di Policoro, con i reparti del nosocomio locale praticamente non funzionanti. Da questa settimana è operativo un radiografo-ecografo, che tamponerà il disservizio risparmiando ai cittadini trasferte fuori paese e spesso fuori provincia. C’erano pazienti oncologici che hanno lamentato le difficoltà nella gestione delle cure cicliche, costretti spesso a rivolgersi a presìdi sanitari del centro-nord Italia. Una situazione, quella di Stigliano, che si replica in tutte le aree marginali della regione, rispetto alla quale servono urgenti soluzioni strutturali. Intanto ci si augura che l’attività notturna del Ppi non sia stata ripristinata per 15 giorni, solo al fine di ridurre l’ondata di protesta già in corso.