MATERA - Un percorso avviato tre anni fa ed ora formalizzato con la costituzione nella città dei Sassi della “Cerquity Zona Sud” Comunità energetica rinnovabile Scpa (società cooperativa per azioni), di cui attualmente fanno parte associazioni di categoria, ristoratori, albergatori, cooperative attive nel campo dello sviluppo di strategie per la valorizzazione dei territori periferici e rurali, commercianti, concessionarie auto e centri di assistenza auto, installatori di impianti, professionisti. Ma anche cittadini provenienti da diverse province della Puglia che hanno compreso lo spirito alla base di una comunità energetica, quali l’approccio bottom-up che parte dal basso del livello territoriale, con produzione di energia green a kilometro zero, la possibilità di sviluppare le economie locali coinvolgendo professionisti e imprese del posto nella progettazione ed esecuzione degli impianti creando in tal modo nuove opportunità occupazionali, e infine la possibilità di ottenere l’incentivo ventennale previsto dal Gse -Gestore dei servizi energetici.
La gestione e il coordinamento spetterà alla Cerquity che si avvarrà di un unico centro operativo e del supporto tecnico organizzativo di Gocer, il network che ha supportato la creazione della prima Comunità Energetica d’Italia nel Cuneese, quella di Magliano Alpi. La Cerquity inoltre potrà assistere i soggetti nelle operazioni di accesso rapido al Pnrr per gli impianti di produzione realizzati nei Comuni con meno di 5mila abitanti al fine di ottenere un contributo a fondo perduto pari al 40% dell’investimento effettuato, a valere sulla dotazione complessiva nazionale di 2,2miliardi di euro. Notevoli potranno essere le attività a servizio della collettività, e che vanno dalla mobilità sostenibile fino alle azioni di contrasto alla povertà energetica, attuando così un vero e proprio processo di democratizzazione energetica.
“La Cer- spiega il presidente della Cerquity Zona Sud” Cer Scpa Leonardo Montemurro- è aperta, inclusiva, democratica e soprattutto indipendente dai grandi players che oggi detengono in regime di quasi monopolio il mercato dell’energia in Italia. La Cer appena costituita infatti, per obbligo di legge, sarà chiamata a devolvere sul territorio parte dei propri utili derivanti non solo dal contributo ventennale del Gse ma anche da tutta una serie di servizi che sarà possibile mettere in campo a favore dei propri soci. Senza trascurare il fatto – ricorda Montemurro- che per la progettazione e realizzazione degli impianti conferiti in comunità faremo ricorso a professioni, imprese e installatori del territorio innescando così una sviluppo locale territoriale virtuoso”.
E’ da sottolineare inoltre che molte delle imprese lucane che hanno partecipato alla costituzione della Cer, hanno sede nei Rioni Sassi e nel centro storico. Un’ area soggetta a vincoli, ma che dimostra che “le Comunità Energetiche possono essere realizzate anche dove non è possibile installare impianti di generazione per non deturpare il valore del patrimonio culturale- sottolinea il vice presidente Savio di Stefano- Questo significa che i residenti e le attività ricettive e ristorative dei Rioni Sassi, si configureranno nella “Cer Matera” in veste di consumatori che potranno usufruire dell’energia immessa in rete attraverso una condivisione virtuale, mentre i produttori realizzeranno impianti di generazione di energia rinnovabile sugli edifici dell’amministrazione pubblica, delle aziende e delle imprese situate in aree non vincolate”.
Due le cabine di distribuzione primarie presenti sul territorio, una che si estende da Matera Sud e che comprende l’Ospedale Madonna delle Grazie, il centro storico con i Rioni Sassi, e una seconda che parte da Matera Nord e si estende su un’area compresa tra la zona industriale Paip e il borgo La Martella.
“E’ una grande opportunità- rimarca di Stefano- per iniziare da una parte a incentivare la produzione di energie rinnovabili, perché la normativa ha tra i suoi scopi principali quello ambientale e quello sociale, e dall’altra è una grande occasione per le aziende che potranno usufruire di incentivi”.