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Matera, la terza età all’«università» colma il vuoto del welfare

 
gianluigi de vito

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gianluigi de vito

Carmela Dinnella

La professoressa Carmela Dinnella

I corsi di Unitep e Unitre. L'offerta formativa, quest'anno, ruota intorno a sei obiettivi

Mercoledì 04 Ottobre 2023, 12:32

MATERA - Vecchi e nuovi saperi come strumento. Invecchiamento attivo come obiettivo. In sintesi, welfare culturale, in cui la cultura è il motore di un servizio sociale che crea e irrobustisce il senso dei luoghi e della comunità nella terza stagione dell’età. Con un valore aggiunto: colmare il vuoto nell’offerta dei servizi all’anziano.

Matera e Potenza attivano «università della terza età» senza pausa. Anche quest’anno, corsi e laboratori. Che poi diventano viaggi, spettacoli, libri, teatro. E che partoriscono amicizia, solidarietà, compagnia, squadra. In una sola parola, collettività critica e consapevole.

Cominciamo da Matera. La Unitep (Università della terza età e della educazione permanente) sta per cominciare all’alberghiero «Turi» il nuovo ciclo di lezioni. Conta duecento associati, I corsisti hanno una età media di 75 anni, alcuni sono fra 50 e i 60 anni. Ma c’è anche chi sfiora i 90. Spiega il presidente di Unitep, Costantino Dilillo: «I docenti, fortemente motivati, tutti rigorosamente volontari come l’intero gruppo dirigente, sono selezionati fra professionisti di comprovata competenza, fra i quali medici, docenti universitari e medi, psicologi, sociologi, farmacisti, chimici, ingegneri, esperti, avvocati, musicisti, giornalisti». Aggiunge: «Quello che sta per essere inaugurato è il ventiseiesimo anno accademico dalla data in cui la Unitep fu costituita nella formula attuale. Considerando che nasce dalle vesti di altra associazione simile che cominciò a operare già nel 1984, bisogna parlare ormai di trentennale: quasi trent’anni di lifelong learning, cioè di apprendimento permanente, in una città piuttosto povera di offerta sociale per le persone avanti negli anni». «Le attività didattiche sono organizzate in un anno accademico. I corsi si svolgono nel pomeriggio da ottobre a maggio e costituiscono una eccellente esempio di quella “formazione permanente informale e non formale”, codificata dal ministero delle Politiche sociali, in linea con gli orientamenti europei, di cui di recente tanto si parla. Non per nulla - chiude Dilillo - il nostor slogan è Unitep, manutenzione del sapere».

La coordinatrice dei docenti è un ex insegnante di storia e filosofia del liceo classico di Matera «Duni», Carmela Dinnella. È lei che «firma» l’offerta formativa e che «quest'anno, ruota intorno a sei obiettivi. Il primo e più importante è fornire strumenti per affrontare le sfide teoriche ed etiche dei moderni mezzi di informazione e delle nuove tecnologie». Per realizzarlo sono programmati sette corsi: informazione e nuovi linguaggi; sfide etiche, opportunità e rischi delle biotecnologie e dell'intelligenza artificiale; la donna nella storia; cultura e pregiudizio, da Aristotele ai nostri giorni; parole chiave del '900; fenomeni sociali attuali; principi di legalità; l'esperienza spirituale».

A Potenza, l’Unitre ha già dato il via, nella nuova sede all’interno del Centro Sociale di Malvaccaro, i corsi del trentaseiesimo anno accademico: dalla nutrizione alla matematica, dalla storia dell'arte alla teologia. Così il presidente, Enrico Mazzeo: «Riuscire a coniugare cultura, umanità, solidarietà è il primario obiettivo che si intende perseguire per offrire occasioni di sviluppo e di crescita individuale e collettiva».

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