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L’abbigliamento made in Pomarico sbarca sulle coste della Normandia

 
donato mastrangelo

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donato mastrangelo

L’abbigliamento made in Pomarico sbarca sulle coste della Normandia

In Basilicata la produzione di alcuni modelli del marchio francese «Saint James»

Mercoledì 10 Maggio 2023, 11:00

12:31

Matera - Lo sbarco in Normandia, stavolta, non prefigura alcuna operazione bellica. Nessuna unità militare anfibia, dunque, ma capi di abbigliamento realizzati a Pomarico, un piccolo paese della provincia di Matera, e pronti ad entrare nelle grazie del brand francese dell’abbigliamento nautico Saint James, famoso per le maglie a righe bretoni ispirate all’uniforme della marina francese.

A tessere la tela che mette in connessione la Basilicata con la regione transalpina, è stata l’associazione Mondi Lucani di Montescaglioso, che promuove annualmente l’omonimo premio che, tra le finalità, ha anche quella di stimolare il cosiddetto “Turismo delle radici”.

«Nella prima edizione di Mondi Lucani - dice la presidente Maria Andriulli - premiammo Florence Di Taranto, originaria di Montescaglioso ed attualmente managing director della Saint James per la Francia e l’Europa. Ha preso così corpo l’idea di portare in Basilicata la produzione di alcuni modelli della collezione del prestigioso marchio francese». A seguire e sostenere il progetto anche la Cna attraverso il presidente lucano Leo Montemurro.

Adesso, con uno scenario geopolitico in costante evoluzione e condizionato dalla guerra in Ucraina, diverse aziende europee che avevano delocalizzato le proprie attività produttive in Cina, hanno orientato l’orizzonte verso il vecchio continente.

A rimettersi in gioco è anche l’area artigianale di Pomarico che fino a 15 anni fa pullulava di realtà tessili. Micro imprese operanti soprattutto nella lavorazione conto terzi. Un fiore all’occhiello visitato all’inizio degli anni Duemila anche dal ministro per le Pari Opportunità, Katia Belillo. Poi il declino inesorabile. Troppo feroce la competizione in un comparto, come tanti altri, fagocitato dal Dragone cinese. Hanno resistito, stoicamente, in pochi. Si contano sul palmo di una mano. Tra di essi Donato Cirella, 55 anni, amministratore della Denì Service, pronto a cogliere la sfida francese.

«Nel 2014 avevo tredici dipendenti adesso siamo appena in quattro ma non demordiamo». E così, sotto l’ala protettrice del patrono San Michele Arcangelo, l’imprenditore, al quale sono stati commissionati alcuni arazzi per addobbare in questi giorni le strade del centro storico per la festa del patrono, prepara il suo D-Day per conquistare il mercato francese. Tra un mese circa la prima fornitura alla Saint James di circa 400 cardigan in pura lana. «I campioni hanno avuto un positivo riscontro».

Ma questa potrebbe essere soltanto la “testa di ponte” di una più articolata operazione che coinvolgerebbe più imprese della Collina Materana per rinverdire i fasti del passato nel settore tessile. E non è un caso che anche il presidente della Provincia di Matera, Piero Marrese, abbia voluto nei giorni scorsi personalmente incontrare Florence Di Taranto. «Un interesse il mio - dichiara la manager italo-francese – che nasce dal desiderio di “restituire” alla terra delle mie Radici un’opportunità di sviluppo, consapevole del grande sacrificio che i miei genitori, emigrati in Francia, hanno fatto per permettermi di studiare e crescere professionalmente». Da Rouen, la “Città delle cento guglie” dove il papà di Florence Di Taranto emigrò negli anni Sessanta per lavoro, si ritorna nuovamente in Basilicata, a Pomarico, all’ombra della baroccheggiante Chiesa matrice, per scrivere una nuova storia di sviluppo.

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