VALSINNI - Le sale del castello di Valsinni, dopo cinque secoli, sono tornate ad ospitare i membri della famiglia Morra. È accaduto ieri quando Catherine e Jean de Moras discendenti di Giovanni Michele Morra, padre della poetessa Isabella, sono arrivati dalla Francia per la prima volta nel paese lucano. Ad accogliere i due ed i rispettivi coniugi l’amministrazione locale ed i rappresentanti della Pro loco che dopo aver loro simbolicamente consegnato le chiavi del maniero, ora di proprietà della famiglia Rinaldi, hanno organizzato una giornata all’insegna del ricordo della poetessa di Valsinni. Isabella Morra, i cui versi furono scoperti e valorizzati dall’opera di Benedetto Croce, nel castello di Valsinni visse segregata per volere dei fratelli che la uccisero nell’autunno del 1545 accusandola di aver intrecciato una relazione col poeta Diego Sandoval De Castro, barone delle terre di Bollita, l’odierna Nova Siri, sposato e padre di tre figli. Una storia che ha sempre affascinato Catherine e Jean de Moras , la cui famiglia ebbe origine da Cesare Morra, fratello di Isabella, estraneo alla nota tragedia e più vicino alla poetessa. Cesare, dopo aver prestato servizio nel Principato di Bisignano, decise di raggiungere il padre Giovanni Michele ed i fratelli in Francia dove si sposò due volte e, dalla seconda moglie, Gabriella Faulcon, ebbe dei figli, i primi della numerosissima discendenza che, nell’attuale generazione, annovera anche Catherine e Jean.
«La venuta dei de Moras è un evento al quale i cultori della poetessa di Favale vogliono dare la giusta importanza e farne un’occasione di celebrazione di Isabella che a distanza di secoli continua a dare lustro e notorietà al nostro piccolo borgo - hanno spiegato gli organizzatori dell’evento - è sembrato, quindi, opportuno alla famiglia Rinaldi, proprietaria del castello ormai da 102 anni, al Comune ed alla Pro-Loco di Valsinni organizzare una accoglienza degli ospiti francesi».
Un ritorno nella casa di Isabella che ha emozionato i due discendenti. «Le sensazioni che abbiamo provato qui - ha raccontato ieri Catherine de Moras - sono state molto più forti di quanto avremmo mai potuto immaginare, mio padre aveva fatto tante ricerche su Isabella, quindi sapevo che lei fosse conosciuta, ma pensavo che la sua notorietà fosse soltanto legata al contesto locale, e invece ho scoperto che gode di una fama nazionale ed internazionale». La speranza per i due è ora quella di stringere ancor più i legami con la terra natale dei loro avi e con le persone del posto. «Speriamo di tornare a Valsinni, ma anche di poter ospitare in Francia Vincenzo Rinaldi e la moglie, proprietari del castello- ha aggiunto Jean de Moras- abbiamo ricevuto un’accoglienza davvero straordinaria».