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Matera, laboratorio trapianti chiuso: divampa la polemica

 
Gianluigi De Vito

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Gianluigi De Vito

ospedale madonna delle grazie matera

Pareri e commenti contrastanti: «Un’eccellenza». «No, inutile»

Martedì 07 Marzo 2023, 13:14

MATERA - È chiuso già da settimane. Ma la notizia è rimasta al riparo dal clamore: via dall’ospedale «Madonna delle Grazie» il laboratorio dedicato ai trapianti. Un altro «tassello dell’inarrestabile processo di depauperamento della sanità pubblica del territorio materano», tuona il consigliere regionale di «Basilicata Oltre», Gianmichele Vizziello, ginecologo, ex Lega, ora all’opposizione. «Troppo esiguo il numero di prelievi», non si poteva non chiuderlo, è la replica che arriva da ambienti medici dell’Azienda sanitaria di Matera.

Un altro match sulla sanità sale sul ring delle polemiche. E trova un’eco anche all’esterno visto che contro la chiusura si schiera Alberto Fragasso, ex primario di anestesia e rianimazione, alla guida dell’associazione «Tribunale dei diritti e dei doveri del medico»: «Se nelle decisioni di strategia sanitaria ci si dovesse limitare alla valutazione di alcuni numeri, dovremmo rinunciare all’elisoccorso, alle costose terapie oncologiche e a tanto altro. La considerazione finale è una sola: avevamo un servizio che ora non c’è più. Anni di lavoro e di esperienza maturata nel settore gettati al vento. Ospedale ancora una volta depotenziato. Il messaggio percepito è uno solo; andate altrove per curarvi».

Un passo indietro per capire. Il laboratorio dedicato ai trapianti serve a verificare se vi fosse una compatibilità fra donatore e potenziale ricevente in lista di attesa. Secondo fonti sanitarie documentate, in media deve processare dai quattro ai dodici prelievi d’organo a settimana. Quello in questione ha processato in media dieci-venti prelievi d’organo all’anno, meno di mezzo a settimana (in totale nel triennio 2019-2021 sono stati processate 24 donazioni). In più, si legge in una presa di posizione di un altro consigliere regionale, Gerardo Bellettieri, di Forza Italia, dunque, della maggioranza- Bardi, «ha svolto negli anni passati anche attività non prettamente di sua competenza, come gli esami per la rosolia, toxoplasmosi, herpes, citomegalovirus e SaRS-Cov2. Inoltre, venivano eseguiti le indagini genetiche per la celiachia e le malattie autoimmunitarie ad esempio lupus e artrite)». Tutte analisi ora eseguite nel laboratorio Patologia Clinica e nel laboratorio di Genetica Medica ed Immunogenetica del «Madonna delle Grazie». Chiuso il laboratorio materano certificato, l’analisi viene ora eseguita dal Centro regionale trapianti Lazio (tra il 2019 e il 2021 ha, solo per il rene, processato 457 donazioni, e la quantità, in medicina è sicurezza). Fra l’altro, è l’équipe di chirurghi del «San Camillo» di Roma che effettua gli espianti al «San Carlo». I prelievi da Matera vanno nella capitale.

Bellettieri svela altri due particolari: «Negli ultimi sette anni, il laboratorio HLA della città dei Sassi, solo per il personale, è costato all’anno 350mila euro ai quali vanno aggiunti i costi delle certificazioni, dei reattivi, e delle attrezzature che ammontano a circa 750mila. Tutto questo per 0.4 prelievi a settimana. Ma Vizziello insiste: «Solo il tempo dirà quanto questa chiusura potrà incidere negativamente sull’attività di donazione dei tessuti che purtroppo, vede la nostra regione segnare il passo».

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