MATERA - Sull’orlo del collasso. L’ospedale “Madonna delle Grazie” è quasi al punto di saturazione per quanto riguarda l’assistenza dei pazienti Covid-19. Il bollettino di ieri della task force del Dipartimento regionale Sanità attesta 55 persone ricoverate nel reparto di Malattie infettive, 11 in Terapia intensiva e 11 in Pneumologia. Dietro i numeri, tuttavia, c’è un quadro che appare ancora più a tinte fosche, con l’emergenza che si acuisce giorno per giorno ed il personale sanitario da un lato e la direzione sanitaria e la politica dall’altro che sembrano parlare due linguaggi diversi. Situazione quasi drammatica al punto che all’interno della struttura, lo confermano anche fonti sindacali e non solo, sono stati accorparti alcuni reparti per fare posto ai pazienti Covid.
Sembra, insomma, di rivivere le criticità riscontrate a marzo ed aprile durante il lockdown. Ma il grido d’allarme da parte di chi è in prima linea è di fare presto. Non bastano i respiratori se il personale medico ed infermieristico è sotto organico e costretto a turni stressanti per garantire l’assistenza a quanti sono affetti dal virus ma anche agli altri pazienti ricoverati al Madonna delle Grazie.
Questa mattina davanti all’ospedale è previsto un presidio dei sindacati della funzione pubblica di Cgil, Cisl e Uil per rivendicare il diritto a lavorare in sicurezza, il rinnovo dei contratti e nuove assunzioni.
«Abbiamo segnalato numerose criticità e circostanze particolari di “disservizi” generati da una cronica, ora diventata emergenziale, carenza di organico medico e sanitario all'interno del sistema regionale. In particolare l'Ospedale Madonna delle Grazie di Matera che, al dato odierno, registra 90 persone di cui 11 in terapia intensiva ricoverati per Covid-19. Bisogna innanzitutto ripristinare la governance e legittimarla dopo il grave annuncio estivo a cui è seguito il nulla. Si provveda a nominare immediatamente un direttore generale, sanitario e amministrativo, oggi dimissionario, per motivazioni a noi sconosciute ancora. I direttori generali e sanitari facenti funzione, con un foglio di via in mano, fanno quello che possono con pochi strumenti, senza indirizzi politici. Vanno solo ringraziati ma così facendo presto sarà il collasso». LO sostiene Luca Braia, consigliere regionale di Italia Viva.
Oggi alle 10 ci sarà anche un sit in delle lavoratrici e dei lavoratori del comparto delle imprese di pulizia, servizi integrati e multiservizi indetta dai sindacati nazionali di categoria Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltrasporti. Le tre organizzazioni sindacali stigmatizzano il comportamento delle associazioni imprenditoriali di settore – Anip Confindustria, Confcooperative Lavoro e servizi, Legacoop Produzione e Servizi, Unionservizi Confapi e Agci Servizi «che hanno strumentalmente prodotto la dilatazione dei tempi negoziali, messo in discussione diritti e tutele dei lavoratori del settore e la definizione di un aumento salariale congruo e dignitoso, senza dare ancora riscontro concreto alle sollecitazioni per concludere positivamente il percorso di rinnovo del contratto nazionale di lavoro».