Il presidente Mattarella ha svolto il suo primo discorso con grande semplicità e mitezza e grande riflessione. Senza urlare e senza utilizzare toni e frasi ampollosi, ma ragionando sulle cose concrete che assillano l'Italia, gli italiani e soprattutto i giovani. Ha più volte sottolineato il grave problema della disoccupazione giovanile, ha evidenziato i problemi dell'inquinamento, della corruzione, dell'evasione fiscale e della lotta alle mafie. Ha rimarcato le difficoltà del mezzogiorno elevandolo a "questione nazionale". Significativo il passaggio sul ruolo delle donne nelle istituzioni e nella società. Con Mattarella si inaugura la stagione dei discorsi responsabili, della riflessione e della responsabilità. Il suo discorso lungi dall'essere una lectio magistralis è da annoveare come autentica lezione di educazione civica e di monito ai tanti urlatori che occupano la scena politica.
Gianvito Caldararo, Mottola (Ta)