Mercoledì 31 Dicembre 2025 | 19:44

Cerignola, bagarre in consiglio comunale. Il sindaco scatta dalla sedia e alza la voce: «Si deve vergognare» VIDEO

Cerignola, bagarre in consiglio comunale. Il sindaco scatta dalla sedia e alza la voce: «Si deve vergognare» VIDEO

 
Redazione online

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Francesco Bonito: «Ecco cosa è accaduto. Ho alzato a mia volta la voce nei confronti di chi scade continuamente nella provocazione»

Mercoledì 31 Dicembre 2025, 17:43

Cerignola chiude il 2025 tra insulti e minacce in Consiglio comunale. Protagonisti il il consigliere Paolo Vitullo e il sindaco Francesco Bonito, quest'ultimo apparso particolarmente adirato (tanto che i presenti hanno dovuto bloccarlo dal raggiungere fisicamente Vitullo, come testimoniano alcuni video che circolano online). Al centro del dibattito il Consorzio che gestisce i rifiuti di Cerignola: dopo che la dirigente Maria Concetta Valentino ha dato parere sfavorevole a una delibera, il consigliere comunale avrebbe offeso a microfoni spenti la dirigente, scatenando la reazione del sindaco. «Ti devi vergognare», «Non voglio più il tuo saluto», alcune delle frasi urlate dal primo cittadino contro Vitullo. «Ce ne faremo una ragione, non sei il podestà di Cerignola», ha risposto il consigliere di opposizione. 

A quel punto nella discussione entra a gamba tesa Rocco Dalessandro, del Partito Democratico: «Non lo sei nemmeno tu - risponde ad alta voce -, hai rotto i c...»

Il sindaco ha pubblicato poi sui social un estratto della discussione. “Come Sindaco, sento il dovere di esprimere la mia piena e convinta solidarietà alla Dirigente comunale dott.ssa Maria Valentino, oggetto di insulti personali da parte del Consigliere comunale di opposizione Paolo Vitullo, offese reiterate a microfoni spenti.

Il confronto politico, anche quando acceso, deve sempre rimanere sul piano delle idee e delle posizioni, mai scivolare nell’attacco personale o nella delegittimazione di chi svolge con competenza e professionalita il proprio ruolo al servizio dell’Ente e della comunità.

I dirigenti e i dipendenti comunali meritano rispetto. Sono chiamati ad applicare le leggi e gli indirizzi amministrativi con imparzialità e responsabilità e non possono ne devono diventare bersaglio di offese o strumentalizzazioni. Ho alzato a mia volta la voce nei confronti di chi scade continuamente nella provocazione perche difendere il rispetto delle persone significa difendere le istituzioni stesse”.

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