Giovedì 23 Ottobre 2025 | 12:34

Porta Rudiae «incerottata», al via l’intervento di restauro a Lecce

Porta Rudiae «incerottata», al via l’intervento di restauro a Lecce

 
Gaetano Gorgoni

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Gaetano Gorgoni

Porta Rudiae «incerottata», al via l’intervento di restauro a Lecce

La previsione: lavori conclusi il 31 dicembre. «Speriamo si acceleri»

Lunedì 04 Agosto 2025, 12:45

Porta Rudiae è diventata area di cantiere (un ponteggio occupa una porzione di via Libertini e via Adua): la Soprintendenza sta investendo 149.797,98 euro per rifare la parte interna ed esterna di uno dei monumenti simbolo della città: un accesso al centro storico che vede ogni giorno il passaggio di migliaia di visitatori. Il 7 giugno del 2021 un fulmine ha colpito e danneggiato la statua di Sant’Oronzo collocata sulla sommità della porta: a più di 4 anni di distanza l’impresa Nicolì Spa è già operativa per il recupero del bene storico architettonico.

Il Ministero della Cultura ha messo a disposizione le risorse per il consolidamento, restauro della statua (con resina e polvere di pietra leccese) e pulizia della facciata. La stessa ditta incaricata (con trattativa diretta, vista la necessità di affidarsi a imprese altamente specializzate nel restauro di edifici storici) ha lavorato anche al recupero di Santa Croce e ha una lunga esperienza nel campo (dal 1979): è operativa a Venezia, Roma e Lecce.

L’impalcatura è già montata e i lavori dovrebbero durare «60 giorni naturali e consecutivi», come si legge nella determina della Soprintendenza. L’ordinanza dell’Ufficio occupazioni suolo pubblico del Comune di Lecce prevede la permanenza dei ponteggi dal 23 giugno al 31 dicembre 2025.

«Ora i lavori sono fermi da 3 giorni, ma speriamo che si possa accelerare per restituire Porta Rudiae al suo splendore - spiega Filippo Montinari, esperto di storia e monumenti leccesi - Era urgente un intervento puntuale e non come quello di qualche anno fa: oltre ai danni provocati dal fulmine, ho registrato caduta di calcinacci, nascita di piante di fico, con le radici nel lastrico, che provocano inevitabilmente infiltrazioni alla volta a botte del passaggio porta con probabili conseguenze statiche».

Gli accessi pedonali laterali del monumento sono stati chiusi più di un decennio fa per evitare che fossero usati come latrine. Porta Rudiae è la quarta porta leccese (come spiega nel suo libro del 2011 anche Mario Cazzato), edificata sullo schema architettonico di Porta Napoli (1548) nella seconda metà del ‘500, poi demolita e ricostruita nel 1703 (da mastro Giuseppe Guido, insieme con i figli Angelo e Francesco, su disegni forniti da Giuseppe Zimbalo), secondo i moduli classici dell’arco trionfale con 4 colonne, due per lato. La porta si chiama Rudiae (veniva chiamata così anche nel Medioevo) perché conduceva all’omonima e distrutta città messapica. Oggi il monumento è un passaggio simbolico attraverso una storia millenaria da preservare e da far risplendere.

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