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Lecce, ecco i «magnifici sette» in corsa per la direzione del «Fazzi»

 
Maddalena Mongiò

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Maddalena Mongiò

 I «magnifici sette» in corsa per la direzione del «Fazzi»

I candidati sono 4 uomini e 3 donne: la prova prevista per il 27 ottobre

Venerdì 06 Ottobre 2023, 14:21

LECCE - Fissato il colloquio d’esame per il prossimo direttore dell’ospedale “Vito Fazzi” di Lecce: sarà la volta buona? La prova si svolgerà il prossimo 27 ottobre, alle 10.30, nella sede della direzione generale in via Miglietta a Lecce.

Quattro uomini e tre donne si contenderanno il posto che sinora non è stato semplice coprire tant’è che a capo dell’ospedale siede ad interim il direttore dell’ospedale di Scorrano Osvaldo Maiorano. In lizza: Anna Patrizia Barone, Ciriaco Alfonso Consolante, Stefania Donno, Anna Lisa Filomena, Luigi Antonio Fino, Salvatore Garzia, Domenico Savio Villani, che saranno valutati da una commissione presieduta dal direttore sanitario di Asl Lecce, Antonio Bray, Vito Campanile, Remo Appignanesi, Bianca Caruso, Maria Teresa Manfredi. Per candidarsi era richiesta, fra le altre, un’esperienza di almeno 5 anni in ruoli di comando.

Lungo l’elenco delle capacità e delle competenze richieste. In primis una documentata esperienza con ruoli di responsabilità nella gestione di strutture semplici e/o complesse. Tra i principali requisiti: una adeguata conoscenza dell’ utilizzo dei sistemi qualità e gestione del rischio clinico; la capacità di promuovere l’identificazione e la mappatura dei rischi prevedibili e gestibili, collegati all’attività professionale; la conoscenza ed utilizzo di elementi di governo clinico; l’utilizzo degli strumenti di verifica dell’appropriatezza delle prestazioni sanitarie; capacità di direzione della struttura, con assunzione della responsabilità ai fini organizzativi e gestionali, in stretta collaborazione con il direttore sanitario aziendale; capacità di mantenere rapporti costruttivi con i Dipartimenti clinici aziendali; capacità di integrare l’Ospedale con la rete territoriale; - capacità di utilizzo degli strumenti di budget e del conto economico; capacità di programmare e gestire le risorse materiali e professionali finalizzate al raggiungimento di obiettivi e risultati dell’attività propria e dei collaboratori; capacità di promuovere opportunità formative per i propri collaboratori. Nodale la gestione dei budget in una sanità sempre più improntata a un controllo della spesa che non ammette sconti.

Entro questo mese il Fazzi di Lecce dovrebbe avere un direttore titolare anche perché c’è un numero di candidati che fa sperare in una conclusione positiva di un concorso abbastanza travagliato. C’è già stato un tentativo di dare al Fazzi un direttore, ma alla fine la fumata è stata nera. Un caso singolare quello del concorso per coprire la casella del direttore di ospedale del Fazzi. La commissione di valutazione, come prevede la legge, era presieduta dal direttore sanitario di Asl Lecce, Antonio Bray, mentre i componenti arrivavano due dall’Istituto romagnolo Studio tumori e uno dall’ospedale “San Paolo” di Bari. Solo tre i concorrenti che ambivano alla carica: Costantino Giovannico che è stato anche facente funzione direttore del distretto socio-sanitario di Lecce, Carlo Sabino Leo, Giuseppe Vetrugno. Giovannico è stato escluso in quanto non in possesso di specializzazione e di una anzianità di servizio, pari a 10 anni. A seguito di questa decisione della commissione esaminatrice rimasero in lizza solo due candidati convocati per il colloquio il 23 febbraio. Preparate le buste con le domande, la commissione prese atto che i due candidati erano assenti.

All’epoca parve che a disincentivare i professionisti alla partecipazione sia stata proprio l’alea di rischio di un contenzioso che poteva essere sollevato dal candidato escluso. E ora dovrebbe essere la volta buona, anche se il concorso è partito con i dubbi degli addetti ai lavori tra i quali circolava la convinzione che non essendo definito il destino del Fazzi in un futuro prossimo, ossia se e quando sarà articolato come Azienda ospedaliera, questo avrebbe disincentivato la partecipazione. Alla fine si sono presentati in sette, anche se per lo scorporo del Fazzi dalla Asl se ne riparlerà nel 2024. Tutto in standby in attesa del parere dei ministeri competenti e, successivamente, del decreto apposito del Governo. Intanto è in lavorazione la bozza di convenzione tra Regione e UniSalento per la gestione dell’ospedale da parte dell’università.

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