L’ex assessore regionale Totò Ruggeri, l’ex direttore generale della Asl Rodolfo Rollo, due ex consiglieri regionali, due ex sindaci, un ex consigliere provinciale. Sono finiti nell’inchiesta “Re Artù” che ha provocato uno scossone nel panorama politico e nella sanità pugliese. Il pubblico ministero Alessandro Prontera ha formalizzato le accuse nei loro confronti e degli altri indagati: in tutto 24 persone.
L’inchiesta è uscita allo scoperto nel mese di luglio quando sono scattati gli arresti. L’ex senatore ed ex assessore regionale Totò Ruggeri, 72enne originario di Muro Leccese; l’ex sindaco di Alliste Antonio Renna, 67 anni; l’ex consigliere regionale Mario Romano, 72 anni ed il figlio Massimiliano, 52 anni, entrambi di Matino. sono finiti ai domiciliari. Indagato anche l’ex direttore generale della Asl Lecce Rodolfo Rollo, 61 anni, di Cavallino, per il quale era stata avanzata richiesta di sospensione e sulla quale non si è ancora pronunciato il gip. E poi, Pierpaolo Cariddi, 56 anni, sindaco dimissionario di Otranto, raggiunto dal divieto di dimora in questo procedimento e sottoposto a misura cautelare in carcere assieme al fratello Luciano per aver messo in piedi e aver gestito un’associazione per delinquere finalizzata al voto di scambio, alla corruzione, al falso e alle truffe...
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