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«Aragoste, sesso e champagne all'assessore Ruggeri per le assunzioni all'Arneo»

 
Massimiliano Scagliarini

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Massimiliano Scagliarini

«Aragoste e champagne all'assessore Ruggeri per le assunzioni all'arneo»

Il rinnovo per cinque anni del contratto della direttrice del consorzio di bonifica dell’Arneo, Francesca Marzano, sarebbe stato «comprato» attraverso lo champagne e i frutti di mare che il padre, Luigi Marzano, avrebbe regalato all’allora assessore regionale al Welfare, Totò Ruggeri

Giovedì 07 Luglio 2022, 11:40

12:22

Il rinnovo per cinque anni del contratto della direttrice del consorzio di bonifica dell’Arneo, Francesca Marzano, sarebbe stato «comprato» attraverso lo champagne e i frutti di mare che il padre, Luigi Marzano, avrebbe regalato all’allora assessore regionale al Welfare, Totò Ruggeri. È una delle ipotesi di corruzione impropria che stamattina hanno portato agli arresti domiciliari l’ex assessore insieme ad Antonio Renna, all’epoca dei fatti commissario dei consorzi di bonifica, mentre Luigi Marzano (che risulta indagato) ha ricevuto una perquisizione da parte dei militari della Finanza.
Secondo il pm Antonio Prontera, Ruggeri sarebbe intervenuto su Renna («persona di sua fiducia») per «facilitare e velocizzare la pratica di rinnovo dell’incarico prima della scadenza». È lo stesso Renna che la giunta regionale - ricostruisce la Procura di Lecce - nominò commissario su indicazione di Ruggeri dopo l’interdizione del precedente commissario Alfredo Borzillo. Il 10 luglio 2020 Marzano, «in occasione di uno dei sistematici incontri presso la “Toma spa” di Muro Leccese» (l’azienda di Ruggeri), avrebbe consegnato al politico «cospicui quantitativi di frutti di mare (tra i quali piedi di capra) e aragoste per non meno di 10 kg, nonché casse di vino “Berlucchi”» che Ruggeri avrebbe diviso con Renna. Dopo il rinnovo del contratto, il 28 agosto 2020, Luigi Marzano avrebbe consegnato «una ulteriore tranche di prodotti ittici a Ruggeri, tra i quali una orata, triglie, un dentice, un cospicuo quantitativo di gamberoni e aragoste». «Tua figlia sta in una botte di ferro», avrebbe detto poi il 25 settembre successivo Ruggeri a Marzano, che rispondeva «una statua io ti devo fare» e consegnava all’assessore altri 10 kg di aragoste.

A Ruggeri e Renna è contestato anche di aver contribuito a truccare un concorso per geometri al consorzio «Ugento e Li Foggi» a favore di un compagno di partito dell’Udc, Vittorio Capone, nonostante non ne avesse i titoli e nonostante, come emerge da una intercettazione, il candidato «non aveva detto una parola» durante il colloquio orale in cui la commissione gli ha dato il massimo punteggio. Per questo sono indagati anche i commissari Silvia Palumbo e Michele Adamo. Ruggeri è poi accusato di corruzione insieme a una lavoratrice precaria cui avrebbe chiesto «prestazioni sessuali a titolo di contro-prestazione per il suo fattivo “interessamento”» a favore della donna, alla ricerca di lavoro nel mondo della sanità. L’allora assessore avrebbe prima portato la donna dal direttore generale della Asl di Lecce, Rodolfo Rollo, e poi sarebbe intervenuto per farle ottenere una assunzione da parte dell’Ambito territoriale sociale del Comune di Gagliano. Anche la donna è indagata per corruzione.

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