A Salve stasera ha sfilato il corteo antiviolenza a sostegno del vicesindaco Giovanni Lecci, vittima una settimana fa di un attentato incendiario che ha distrutto la sua abitazione privata. Tante le persone scese in strada insieme a vari rappresentanti istituzionali.
Il 25 luglio scorso banditi sono entrati nella casa del vicesindaco e scatenano un incendio, che provoca danni ingenti ed anche la morte per asfissia del gatto di famiglia. L’attentato è stato compiuto esattamente a Salve, nel Capo di Leuca, ai danni del vicesindaco Giovanni Lecci, di professione architetto, con delega ai Lavori Pubblici e all’Urbanistica, che da qualche giorno si è trasferito con la famiglia nella residenza estiva. Il raid è stato portato a termine attorno alle 4, quando sul posto è stato richiesto l’intervento dei vigili del fuoco, a causa del rogo scoppiato all’interno dell’abitazione del politico, situata al primo piano di uno stabile di via Cairoli. Oltre all’abitazione del vicesindaco - all’interno della quale sono state appiccate le fiamme a mobili e corredi - l’incursione dei banditi ha interessato pure l’abitazione sottostante di una sua anziana zia, anch’essa non presente in casa. Da entrambi gli appartamenti non sarebbe stato rubato alcunché. Le indagini sono affidate ai Carabinieri. L’episodio presenta molte analogie con la doppia incursione seguita da incendio avvenuta a fine giugno nel vicino comune di Presicce-Acquarica, ai danni dell’abitazione di famiglia di un imprenditore del posto.
«La mia vicinanza al vice sindaco di Salve che ha subito un atto grave e inquietante ai danni della sua abitazione, intorno al quale auspico che gli inquirenti facciano al più presto luce individuando i responsabili. Di fronte a tali azioni dobbiamo fare fronte comune, istituzioni e cittadini, al fianco delle forze dell’ordine e della magistratura, contro ogni forma di violenza e intimidazione». Lo dichiara il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano.