LECCE - La Procura di Lecce ha chiesto l'archiviazione dell'inchiesta su Vittorio Romanelli, l’ex barbiere di Racale di 79 anni indagato con l’accusa di essere il sequestratore di Mauro Romano, il bimbo di Racale di cui non si hanno più notizie dal 1977. La decisione è arrivata dopo settimane di ipotesi, bufere e speranze che il piccolo fosse ancora vivo e fosse diventato uno sceicco negli Emirati Arabi, come raccontato dalla Gazzetta in tutto questo periodo.
Lo si apprende da fonti investigative e lo conferma il legale della famiglia Romano, avvocato Antonio La Scala. La pm inquirente, Simona Rizzo, avrebbe motivato la richiesta di archiviazione ritenendo che gli elementi finora raccolti a carico dell’indagato non permettono di sostenere l'accusa in giudizio. Nel giorni scorsi la mamma di Mauro ha rilasciato dichiarazioni ai media ai quali ha confessato di sperare che sua figlio sia ancora vivo e di credere sia diventato lo sceicco 52enne Mohammed Al Habtoor e che viva negli Emirati Arabi Uniti.
Ad accusare Romanelli di essere il sequestratore del piccolo di Racale erano state le rivelazioni di due ergastolani detenuti nel carcere di Opera che avevano indicato nell’ex barbiere l'uomo a cui Mauro si rivolgeva chiamandolo «zio» e che il giorno della scomparsa passò davanti casa dei nonni del bambino facendo salire Mauro a bordo del suo Apecar. Romanelli era l'unico indagato nell’inchiesta riaperta dalla Procura dopo l'arresto di un 70enne di Taviano, accusato di aver compiuto abusi sessuali su alcuni minori. L’anziano in passato era stato condannato a 4 anni di reclusione per aver tentato di estorcere danaro ai genitori del bimbo per fornire loro informazioni su dove fosse stato portato dopo il rapimento.