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Racale, il giallo del piccolo Mauro, c’è un secondo uomo

 
Linda Cappello

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Linda Cappello

Racale, il giallo di Mauro, c’è un secondo uomo

Individuato chi avrebbe tenuto in custodia il piccolo la notte dopo il rapimento

Giovedì 16 Luglio 2020, 11:20

Racale -Un’altra misteriosa figura fa capolino nell’inchiesta sulla scomparsa di Mauro Romano, il bimbo di 6 anni originario di Racale di cui si sono perse le tracce dal pomeriggio del 21 giugno del 1977.

Secondo alcune indiscrezioni, la Procura avrebbe individuato colui che sembra abbia tenuto in custodia il piccolo la notte del rapimento. Si tratterebbe di una persona ormai anziana, sempre di Taviano, che conosceva molto bene gli spostamenti dei Romano. Non a caso, infatti, il rapimento è avvenuto proprio il giorno in cui i genitori del bambino erano in Campania, in provincia di Salerno, per un funerale e avevano lasciato il figlio ai nonni, in località Castelforte. E il piccolo sarebbe stato nascosto proprio lì, a Castelforte, in una zona particolarmente isolata: lo proverebbe il ritrovamento un tampone intriso di sostanza narcotizzante che all’epoca venne ritrovato, ma che ormai è andato distrutto. Intanto, colui che è ritenuto l’autore del rapimento, persona da sempre molto vicina alla famiglia di Mauro, è stato formalmente iscritto nel registro degli indagati con l’ipotesi di sequestro di persona. Pare che una sua convocazione in Procura per essere interrogato sia ormai imminente.

Qualora l’uomo dovesse decidere di collaborare con la magistratura, le sue dichiarazioni potrebbero essere determinanti per fare luce su cosa sia realmente accaduto. In base a quanto emerso, l’indagato è stato da sempre vicino alla famiglia Romano, anche nel periodo successivo al rapimento. In base alle testimonianze raccolte dal pm Stefania Mininni, il bambino lo avrebbe chiamato confidenzialmente zio, prima di salire sul suo Apecar ed essere portato via dai suoi cari.
Intanto sembra avvalorarsi sempre di più l’ipotesi che Mauro non sia stato ucciso bensì venduto ad una famiglia facoltosa, probabilmente del Nord Italia, desiderosa di avere un figlio. Le indagini sono arrivate ad un punto cruciale, e vista la delicatezza dell’inchiesta non trapelano ulteriori informazioni a tal proposito. L’unica indiscrezione è che la pista della vendita sarebbe avvalorata dall’esistenza di alcuni documenti, non meglio specificati, che sono ora al vaglio del magistrato.

«So che la Procura sta lavorando alacremente e in modo egregio per scoprire la verità su Mauro - dichiara l’avvocato Antonio La Scala, legale di fiducia della famiglia Romano - ma non posso fare alcun tipo di considerazione poichè non sono a conoscenza degli sviluppi dell’inchiesta».

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