Racale - Si cercano i complici del presunto sequestratore di Mauro Romano, il bimbo di Racale scomparso il pomeriggio del 21 giugno del 1977 mentre giocava vicino casa dei nonni, in località Castelforte.
In queste ore, la Procura sta cercando di fare piena luce su quanto accaduto al piccolo, e risolvere un mistero che dura ormai da più di 40 aanni. La volta, nei giorni scorsi, è arrivata con l’identificazione di colui che avrebbe rapito il bambino: e cioè la persona che lo avrebbe fatto salire sul suo Apecar per poi portarlo via. Qualcuno che Mauro conosceva bene al punto da chiamarla confidenzialmente zio: si tratta di un 70enne di Taviano, da sempre vicino alla famiglia Romano. Ma possibile che quest’uomo abbia fatto tutto da solo? La Procura sta cercando di identificare anche chi possa aver aiutato l’uomo a portare via Mauro, o a nasconderlo.a
Un’altra novità degli ultimi giorni è che gli inqurenti si stanno concentrando sempre di più sulla possibilità che il bambino non sia stato ucciso, o finito in una rete di pedofili, ma piuttosto venduto.
In passato la vendita di minori a famiglie facoltose che non potevano avere figli era una pratica piuttosto frequente. Il fenomeno, particolarmente complesso, ha avuto la sua massima diffusione nel decennio che va dal 1975 al 1985. I requisiti dovevano essere due: che i bambini fossero di bell’aspetto, e che risiedessero in piccoli paesi a migliaia di chilometri di distanza dalle famiglie interessate al loro. Ovviamente si tratta soltanto di un’ipotesi: al momento è impossibile avere anche una minima certezza su quale sia stata la fine di Mauro.
L’ultima relazione del commissario per le persone scomparse parla di 2500 bambini italiani e 29.000 stranieri scomparsi in Italia fino al 31 dicembre scorso. Circa la metà dei minori italiani, però, sarebbero scomparsi proprio a cavallo fra gli anni Settanta e Ottanta.