Il Governo dichiara impossibile la nomina di Giuriati
Il Comitato di difesa nazionale, che ha assunto i pieni poteri a Fiume dopo il rovesciamento del governo autonomo, ha nominato commissario della città il deputato fascista Giovanni Giuriati. Il governo italiano, tuttavia, leggiamo sul Corriere delle Puglie dell’11 marzo 1922, si rifiuta di riconoscerlo come legittimo interlocutore per discutere dell’annessione di Fiume, «per ragioni di indole internazionale».
Al Petruzzelli il cinema parlante
L’11 marzo 1922, a grande richiesta, si replica al Teatro Petruzzelli lo spettacolo del «cinema parlante». Il successo della sera precedente è stato straordinario, tanto che occorre un bis «per l’intenso desiderio di tutti di ammirare questo nuovo portato del progresso scientifico della nostra Italia». Il giovane ingegner Elvino Pagliej, si legge sul Corriere, ha presentato al pubblico barese la sua invenzione: «Finalmente il cinematografo parla!». L’illusione è quella di assistere a una rappresentazione teatrale: «Se il cinema dava soltanto l'impressione visiva, oggi che vi si aggiunge la parola, lo spettacolo è completo». L’innovazione, in realtà, prenderà piede in Italia soltanto qualche anno dopo. Sarà nel 1929 proprio Luigi Pirandello a chiedersi «se il cinema parlante abolirà il teatro».
I ladri svaligiano la dispensa del «Redentore»
Una brutta notizia di cronaca compare l’11 marzo sul Corriere delle Puglie: «I ladri non rispettano neppure la casa dei figli dei morti in guerra!». L’orfanotrofio «Leone XIII», questo il più antico nome dell’Istituto Redentore, è stato inaugurato a Bari nel 1905: i Salesiani, in realtà, già da diversi anni avevano progettato di aprire una «casa» nel capoluogo pugliese per accogliere piccoli orfani ed emarginati. Il Redentore si dota progressivamente di una scuola elementare, di un ginnasio, di laboratori professionali, fino a diventare un presidio dell’assistenza e della formazione al lavoro giovanile nel cuore della zona artigianale e proto-industriale della città: l’attuale quartiere Libertà. Il cronista del Corriere riporta quanto appreso dal dispensiere-cuoco dell’orfanotrofio salesiano: i ladri con una leva hanno aperto la porta della dispensa, portandosi via zucchero, riso, formaggio e altro. «Il povero Geremia è addolorato per non aver potuto preparare, stamani, la colazione agli orfanelli!».