La Filmauro, la honlding della famiglia De Laurentiis cresce e trasforma in business settori fino a ieri sconosciuti, come il food. Basti pensare all'ultima creatura del gruppo, la Aurofood, che si occuperà dell’attività di acquisto e gestione di ristoranti, pub, pizzerie, bar, pasticcerie, gelaterie, paninoteche, mense e, più in generale, esercizi pubblici dedicati al ristoro. Un segmento che si aggiunge a quelli già sviluppati nel settore del cinema, del calcio, delle auto d’epoca e dei gelati.
L'architrave portante della Filmauro è oggi il Napoli, i cui utili e ricavi (leggermente in calo) occupano una fetta considerevole dei bilanci di famiglia. Numeri alla mano diventa difficile pensare che i De Laurentiis possano disfarsi del club partenopeo. Ma nella vita, mai dire mai. Anche perché la società fu acquisita nel 2004 per circa 30 milioni di euro. Oggi vale almeno dieci volte di più.
Il Napoli insomma resta al centro della galassia finanziaria del gruppo. Secondo Calcioefinanza.it, "a livello consolidato, la Filmauro ha chiuso l’esercizio al 30 giugno 2018 con ricavi per 240,8 milioni di euro (in calo del 28% circa rispetto ai 335,9 milioni di euro dell’esercizio 2017) e una perdita di 5 milioni di euro (contro l’utile di 69 milioni dello scorso esercizio). I ricavi del Napoli valgono l’87% dei ricavi consolidati del gruppo di De Laurentiis, mentre la sola Filmauro ha avuto ricavi per 22,5 milioni di euro, in calo rispetti ai 25,2 milioni del bilancio precedente (11,9 milioni contro i 15,4 del 2017). Riguardo alle altre attività del gruppo, la vendita di gelati ha portato un fatturato di 276mila euro e dal business del food altri 250mila euro, mentre l’attività di acquisto, noleggio e vendita di auto d’epoca ha avuto investimenti per 7,5 milioni con ricavi per 845mila euro".