Mercoledì 19 Novembre 2025 | 13:31

Lecce cerca il cambio di marcia in attacco per proseguire nel suo percorso di crescita

Lecce cerca il cambio di marcia in attacco per proseguire nel suo percorso di crescita

 
Pierpaolo Verri

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Pierpaolo Verri

Lecce cerca il cambio di marcia in attacco per proseguire nel suo percorso di crescita

I numeri della formazione allenata da Eusebio Di Francesco sono complessivamente in linea con quelli delle altre squadre in lotta per la salvezza

Mercoledì 19 Novembre 2025, 12:07

Il Lecce cerca il cambio di marcia in attacco per proseguire nel suo percorso di crescita. Uno degli aspetti su cui deve essere maggiormente focalizzata l’attenzione è stato quello relativo alla fase offensiva. I numeri della formazione allenata da Eusebio Di Francesco sono complessivamente in linea con quelli delle altre squadre in lotta per la salvezza, ma la sensazione è che sul piano della produttività dell’attacco i margini di crescita siano ancora importanti. I giallorossi hanno segnato otto gol nelle prime undici giornate di campionato, tanti quanti ne hanno siglati il Pisa e il Genoa, uno in più del Parma e uno in meno rispetto al Cagliari, per fare un rapido confronto con altre squadre che concorrono per lo stesso obiettivo.

La formazione salentina ha segnato in poco più della metà degli incontri disputati, sei su undici, mentre nelle restanti cinque partite non è riuscita a trovare la via della rete. Il salto di qualità va fatto soprattutto negli ultimi metri, perché l’impressione è che il Lecce riesca a sviluppare gioco con buona continuità nella metà campo avversaria, ma faccia poi più fatica del dovuto a trovare lo spunto vincente negli ultimi metri. Ad esempio, i giallorossi sono quintultimi nella classifica delle conclusioni, con 107 tiri totali realizzati finora in campionato. Segnale di come spesso ci sia troppa difficoltà nel riuscire a concludere a rete, capitalizzando le occasioni create. Va pur detto, a parziale discolpa della squadra di Di Francesco, che il trend di questa serie A va sempre più verso una generale carenza di gol. Non è un caso se nelle prime undici giornate di campionato si contano ben 17 incontri terminati con il risultato di 0-0, un record che la dice lunga sulla crisi realizzativa della serie A. L’abilità del Lecce, pertanto, deve essere quella di implementare la propria produzione offensiva, badando però a mantenere l’equilibrio della squadra e salvaguardando le soddisfacenti statistiche della fase difensiva. Da questo punto di vista, infatti, capitan Wladimiro Falcone può già vantare cinque «clean sheet» in campionato, il che significa che il Lecce è riuscito a blindare la porta senza subire gol in quasi l’esatta metà degli incontri disputati.

Per aumentare i giri del motore dell’attacco, i giallorossi si affidano soprattutto alla vena realizzativa dei giocatori del reparto avanzato. C’è attesa per la prima gioia in serie A per Nikola Štulić, ancora a caccia di quella marcatura che potrebbe definitivamente aiutarlo a sbloccarsi. Un gol che non deve essere un assillo, ma che sicuramente serve al serbo per scrollarsi di dosso un po’ di pressione dopo questo primo frangente di stagione. Chi il gol lo ha già trovato, invece, è Francesco Camarda, che contro il Bologna, alla quinta di campionato, ha piazzato la zampata del definitivo 2-2, fondamentale per dare una scossa alla squadra dopo le prime uscite piuttosto deludenti. Per quanto riguarda i numeri dell’attacco, molto dipende, inevitabilmente dal rendimento degli esterni. Il miglior marcatore della squadra, assieme a Medon Berisha, è Konan N’Dri, a quota due gol. L’ivoriano, schierato abitualmente sulla fascia destra, è stato finora impiegato da Di Francesco prevalentemente a gara in corso e costituisce una risorsa importante nelle rotazioni del tridente offensivo.

Provando a proiettarsi già al prossimo impegno, sulla sinistra potrebbe rivedersi dal primo minuto una freccia importante nella faretra dei giallorossi, ovvero Sottil. L’esterno ex Fiorentina ha smaltito i problemi muscolari che ne hanno rallentato il rendimento nell’ultimo mese. Nell’ultimo impegno di campionato prima della sosta, in casa contro l’Hellas Verona, andando in campo da subentrato ha lanciato segnali importanti, dimostrando ulteriormente di avere le caratteristiche ideali per costituire l’arma in più sul fronte offensivo, grazie alla sua capacità di puntare l’avversario nell’uno contro uno, creando superiorità numerica con il dribbling e rendendosi pericoloso anche con giocate estemporanee. Complice un Banda non al meglio (lo zambiano ha lavorato in differenziato nei giorni scorsi) potrebbe toccare proprio a Sottil una maglia da titolare contro la Lazio all’Olimpico. Sfida nella quale il Lecce cercherà di riprendere con il piede giusto la marcia dopo la sosta.

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