E’ stato condannato ad otto anni di reclusione per avere compiuto atti sessuali su minori l’ex parroco della chiesa San Giustino de Jacobis di Brindisi, don Francesco Caramia, di 43 anni.
Il giudice ha accolto la richiesta del pm. Il prete era stato arrestato nel giugno 2016 e aveva poi ottenuto i domiciliari presso una comunità religiosa fuori regione. La sentenza è stata emessa in tarda serata dal Tribunale di Brindisi (presidente Genantonio Chiarelli). Caramia, assistito dagli avvocati Giancarlo Camassa e Rosanna Saracino, aveva scelto di essere processato con rito ordinario.
I fatti risalgono agli anni 2008 e 2009: il sacerdote è stato riconosciuto colpevole di avere abusato di un chierichetto che all’epoca aveva otto anni. La denuncia fu presentata da un pediatra e poi confermata dalla vittima.
L’arcivescovo mons. Domenico Caliandro e tutta la Chiesa diocesana di Brindisi-Ostuni «apprendono con tristezza la notizia della condanna in primo grado di giudizio del sac. Francesco Caramia, in merito alle gravi accuse che gli erano state mosse. Il rispetto per l’operato della magistratura unito al senso profondo delle istituzioni ci ha portato ad attendere in silenzio l’esito del processo. Ora - prosegue la nota della diocesi - prendiamo atto della sentenza, esprimendo anzitutto sentimenti di vicinanza e di dolore nei riguardi di chi è stato vittima di questi abusi, che ledono fortemente la crescita delle persone e sono radicalmente contrari all’insegnamento del Vangelo. La Chiesa ribadisce il suo impegno ad andare fino in fondo, quando avrà elementi certi di crimini commessi da membri del clero, specialmente se è offesa la dignità dei piccoli. Nello stesso tempo, chiede ad ogni persona di buona volontà di saper sostenere il lavoro e l’umile testimonianza di tanti sacerdoti fedeli alle loro promesse, che donano ogni giorno la loro vita a servizio di Dio e del bene di tutti».