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Edilizia scolastica, Uds
«50 edifici a rischio»

 
Nicola PEPE

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Nicola PEPE

Crepe nei muri, chiuse 4aule in scuola Casamassima

I dati dello sportello Sos: Infiltrazioni e crolli ma anche troppe classi pollaio

Sabato 12 Novembre 2016, 14:49

«Sono circa 50 le scuole che hanno inviato segnalazioni relative all’edilizia scolastica allo sportello SOS Edilizia attivato dall’Unione degli Studenti Puglia» e «il quadro che si può tracciare dai dati raccolti è drammatico». Lo denunciano in una nota gli studenti aderenti all’Uds Puglia secondo cui «in tutta la regione sono presenti scuole non a norma, prive anche delle più basilari misure di sicurezza, oltre che di materiale e spazi».
«Sono numerosissimi - viene evidenziato - i casi di infiltrazioni e crolli di intonaco denunciati dagli studenti, dal Gargano al Salento, a testimoniare la gravità della situazione; numerosi sono anche gli incidenti che si sono verificati nell’ultimo anno in vari edifici, dal cedimento del solaio al 'Fermì di Lecce al crollo di calcinacci al 'Poeriò di Foggia, per citarne alcuni».
«Il problema degli spazi è anch’esso diffuso in tutte le province pugliesi: fra classi pollaio, aule mancanti e assenza di laboratori, spesso gli studenti - prosegue la nota - sono costretti a frequentare la scuola divisi in turni, a seguire le lezioni in succursali difficilmente raggiungibili o, come nel caso limite del nautico 'Vespuccì di Gallipoli, ad essere ospitati da strutture per nulla idonee, come gli archivi del Tribunale».
«L'indagine che abbiamo condotto - sottolinea Giulio Gazzaneo, responsabile dell’organizzazione dell’Unione degli Studenti Puglia - ci consegna un’immagine fin troppo nota delle scuole della nostra regione: sono tantissimi gli edifici che versano in pessime condizioni, dall’assenza di scale anti incendio fino alla presenza di amianto».
«Nonostante la gravità della condizione degli edifici scolastici pugliesi sia palese, le risposte fornite dalle province e dalla regione - aggiunge - si sono rivelate il più delle volte insufficienti: pochi finanziamenti e l’assenza di un piano strutturale di investimenti hanno causato l’aggravarsi di una situazione già complessa». «Chiediamo - afferma Nicolò Ceci, coordinatore dell’Uds Puglia - un’anagrafe completa delle scuole pugliesi e lo sforamento del Patto di Stabilità per consentire la messa in sicurezza degli edifici non a norma. Il 17 novembre torneremo in piazza in tutta la Regione, per chiedere finanziamenti strutturali sul diritto allo studio»

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