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Operai cinesi
trattati come schiavi

 
Rita Schena

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Rita Schena

fabbrica e dormitorio a Trani

Giovedì 23 Giugno 2016, 12:46

20:08

TRANI - Lavoravano e vivevano in un capannone industriale, dormendo e mangiando tra i rifiuti e i materiali necessari al ciclo produttivo, in ambienti insalubri, senza luce né finestre, dove c'erano anche taniche contenenti materiali infiammabili. E’ quanto hanno scoperto i carabinieri a Trani, all’interno di un capannone ampio alcune centinaia di metri quadri, ufficialmente adibito ad attività commerciale, nella zona industriale di Trani. In quel luogo, invece, vivevano almeno una trentina di lavoratori, tutti di nazionalità cinese, con regolari permessi di soggiorno. Gli operai - residenti dell’opificio - dormivano su giacigli di fortuna, materassi a volte poggiati direttamente sul pavimento, in condizioni igieniche precarie.
Il capannone è stato sequestrato senza facoltà d’uso e tre persone sono state denunciate per diverse violazioni e omissioni in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro. Si tratta di due tranesi, il proprietario e il locatario del capannone, e il titolare dell’impresa, cinese, residente a Ruvo di Puglia, a pochi chilometri da Trani.

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