BARI - Un ticket su due non viene mai pagato, mentre sono state scoperte truffe per 119,2 milioni e danni erariali per 88,5 milioni. Sono i dati diffusi dalla Finanza relativi ai 1.572 interventi effettuati in Puglia dal 2014 a marzo 2016 nel settore della sanità, oggetto di una convenzione tra la Regione e il comando regionale delle Fiamme gialle che ieri è stata rinnovata per altri due anni.
Le verifiche della Finanza hanno riguardato tutti gli aspetti, dagli appalti alle Asl, dal personale alle forniture fino, appunto, ai ticket sanitari. Nei soli primi tre mesi del 2015, in base ai numeri diffusi dal comandante regionale Giuseppe Vicanolo, le fiamme gialle hanno effettuato 105 interventi denunciando 14 persone ed accertando frodi per 3,4 milioni e danni erariali per 12,2 milioni. Ben 64 degli 89 ticket verificati non sono stati pagati: una cifra enorme, che la dice lunga sull’attenzione prestata dalle Asl a questo tema. Anche per questo è stato previsto che d’ora in poi la Finanza potrà svolgere verifiche generalizzate, accedendo direttamente ai sistemi informativi delle Asl.
Il rinnovo della convenzione (la prima fu firmata nel 2007) è stato siglato dal vice-presidente della Regione, Antonio Nunziante. La Regione ha stanziato 500mila euro che verranno erogati, attraverso l’Ares, per la fornitura di automezzi (rinnovo di altri 24 mesi del contratto di leasing per 38 autovetture) e il rinnovo delle tecnologie informatiche (sei computer, uno per ciascuna provincia, per l’accesso ai sistemi informativi sanitari). «Gli ottimi risultati ottenuti in questi anni - ha detto Nunziante - ci hanno convinto al rinnovo di questo accordo, che è un protocollo di legalità. Abbiamo istituzioni che, nel rispetto delle proprie prerogative, stanno parlando tra loro».
«Questa convenzione - ha detto il capo del dipartimento Salute, Giovanni Gorgoni - potrà essere estesa anche ad altri campi che potrebbero essere critici. Ad esempio sulle gare d’appalto centralizzate, dove stiamo verificando purtroppo una resistenza, in alcuni casi, a voler cedere sovranità. Garanzia di legalità non significa mero rispetto della legge, ma anche garanzia di equo accesso alle scarse risorse pubbliche da parte di tutti, soprattutto da parte di chi ne ha più bisogno».
«Ogni anno - ha spiegato il generale Vicanolo - abbiamo un piano di verifiche che i reparti pugliesi attuano per controllare i fondi pubblici destinati al servizio sanitario. La Regione con questo protocollo ci garantisce l’accesso alla banca dati delle prestazioni sanitarie e poi la mobilità sul territorio dei reparti operativi. Abbiamo due grandi obiettivi: garantire il rispetto del pagamento dei ticket sanitari, grazie al rapporto di scambio di informazioni con la Regione e, sul fronte investigativo, una sempre maggiore attenzione contro le truffe compiute ai danni del sistema sanitario». Tra le operazioni più importanti, quelle su Casa Divina Provvidenza, sulle proroghe del servizio 118, sui falsi invalidi e sui laboratori di analisi a Lecce e sul servizio trasporto dializzati a Bari. [red.reg.]