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Lettere per Dio e Gesù a Gerusalemme, i postini le portano al muro del pianto

 

Giovedì 15 Dicembre 2005, 20:15

04 Novembre 2024, 20:32

GERUSALEMME - Per Natale come ogni anno aumenta il lavoro dei postini israeliani incaricati della distribuzione delle lettere nella città vecchia di Gerusalemme.
Oggi, ha riferito il quotidiano Jerusalem Post, hanno scaricato davanti al Muro del Pianto un primo pacco con centinaia di lettere provenienti da tutto il mondo, e in tutte le lingue, e indirizzate a «Dio», o «Gesù», «a Gerusalemme».
Le lettere arrivano nella città santa di cristiani, ebrei e musulmani tutto l'anno, ma sono molte di più per le feste ebraiche e cristiane. I postini israeliani le portano al Muro del Pianto, il sito più sacro per gli ebrei, perchè secondo la tradizione ebraica i messaggi inseriti negli interstizi dell' antico muro, ritenuto l'ultimo elemento visibile del mitico primo Tempio di Salomone possono giungere all'orecchio di Dio.
Nel rispetto della privacy, ha spiegato il Jerusalem Post, le lettere di solito non vengono lette dai dipendenti postali, che le portano al rabbino responsabile del Muro del Pianto, Shmuel Rabinovich, che a sua volta le dispone nelle fessure fra le pietre del muro.
Prima della consegna al Muro, le lettere vengono raccolte nell'ufficio postale di Givat Shaul in una grande scatola bianca con la scritta, in inglese e in ebraico, «Lettere per Dio».

Tutti gli scritti vengono accettati al Muro del Pianto, quale che sia la fede del mittente, ha precisato il rabbino Rabinovitch. Sono benvenute lettere di persone appartenenti a tutte le fedi, ha spiegato, giacchè il Tempio era stato concepito come luogo di preghiera per tutte le nazioni.
«Chi scrive spesso ha bisogno di aiuto, c'è chi vorrebbe trovare un lavoro, e chi chiede la pace per il mondo» ha riferito al Jerusalem Post un veterano del servizio postale di Gerusalemme, Ahuva Cohen.
Due volte all'anno, prima delle feste ebraiche di Pessah e di Rosh Hashana, le «lettere a Dio» giunte per posta, insieme alle migliaia di altri messaggi lasciati personalmente da fedeli e pellegrini negli interstizi del Muro, vengono rimossi per fare spazio a quelli nuovi.
Tanto quelli vecchi sono sicuramente già stati letti.
Francesco Cerri e Giorgio Raccah

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