AMMAN (Giordania) - È di 67 morti e 150 feriti il bilancio di tre attentati dinamitardi compiuti ieri sera in tre alberghi di Amman, in Giordania. Gli attacchi, stando a quanto riferito dal vicepremier Marwan Muasher, sembrerebbero essere stati compiuti da tre kamikaze che hanno agito quasi simultaneamente.
Gli attacchi sono stati compiuti in successione, prima al Radisson SAS, poi al Grand Hyatt ed infine al Days Inn tra le 21 e le 22 locali di ieri sera.
Almeno tre palestinesi, fra cui il capo dell'intelligence Anp per la Cisgiordania il generale Bashir Nafa, figurano fra le vittime degli attentati di Amman: lo riferisce questa mattina l'edizione elettronica del quotidiano israeliano "Yediot Ahronot".
Oltre a Nafa, sono morti il suo assistente il colonnello Abed Allun, e l'addetto commerciale dell'ambasciata palestinese al Cairo Jedah Fattuh, fratello del presidente del parlamento dell'Anp Rawhi Fattuh.
Fra le vittime, un uomo d'affari israeliano di 40 anni.
Ma un certo numero di israeliani erano stati evacuati dalle forze di sicurezza giordane dall'hotel Radisson di Amman poche ore prima dell'attentato suicida che lo ha colpito ieri sera, apparentemente a causa di uno specifico allarme. Gli israeliani sono stati rimpatriati sotto scorta. Lo riferisce il quotidiano israeliano "Haaretz" nella sua edizione online.
Il controterrorismo israeliano ha raccomandato ieri agli israeliani di non recarsi in Giordania, meta frequente di turisti e uomini d'affari che spesso alloggiano nei tre hotel colpiti dagli attentati di ieri.
Giovedì 10 Novembre 2005, 00:00
09 Luglio 2025, 17:28