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Ex Ilva di Taranto, Bombardieri: «Il Governo prenda in mano lo stabilimento». Da Uil Puglia: qui oltre 50 vertenze di lavoro aperte

 
Redazione online

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Pierpaolo Bombardieri

Il segretario nazionale della Uil, oggi a Bari, ha avuto parole dure sugli incidenti sul lavoro dopo il caso di ieri. Poi ha frenato sull'autonomia differenziata. Non sono mancati commenti sulla Stellantis e sulla nomina del nuovo segretario regionale

Giovedì 16 Febbraio 2023, 11:48

12:52

BARI - La crisi dell'ex Ilva di Taranto trova spazio nell’assemblea regionale della Uil di Bari. Il segretario nazionale del sindacato, Pierpaolo Bombardieri, ospite dell'assemblea, non ha dubbi: «Abbiamo chiesto al governo di accelerare la decisione di prendere in mano lo stabilimento». «Mi pare ci sia una scelta da parte dell’azienda e di chi la gestisce  - ha proseguito - di mettere in crisi ancora di più quello stabilimento. Al contrario noi pensiamo che la produzione di acciaio sia un asset strategico del Paese». «E visto che il governo ha deciso di metterci le mani - ha detto Bombardieri - chiediamo di farlo nel più breve tempo possibile». 

Bombardieri si è soffermato anche sulla autonomia differenziata e sulle ripercussioni che potrebbe avere al Sud. «Nel Mezzogiorno  - ha detto - prima di parlare di autonomia differenziata è necessario garantire pari opportunità». «Se oggi pensiamo alla sanità, al lavoro, alle politiche sociali, alla scuola e alle opportunità che diamo ai giovani c'è una differenza fra le regioni del Sud e quelle del Nord - ha proseguito - quindi chiediamo al governo, e chiediamo alle Regioni di farsi portavoce di questa situazione: prima si superino le differenze e poi si cominci a parlare di autonomia differenziata». 

Ma non poteva mancare una riflessione sulle morti sul lavoro. «Di morti sul lavoro si parla troppo poco, solo quando ci sono casi eclatanti. Ieri in questo territorio un uomo di 78 anni ha perso la vita perché costretto a fare lavoretti»- ha detto Bombardieri. «Abbiamo fatto due incontri con il governo - ha aggiunto - abbiamo chiesto all’esecutivo di decidere. E’ finito il tempo delle chiacchiere, servono i fatti concreti perché in questo Paese continuano a morire di lavoro tre persone al giorno». «Se la mafia avesse ammazzato tre persone al giorno, come avrebbe reagito lo Stato?. Non ci sembra che in questo momento - ha concluso Bombardieri - la classe politica stia dando risposte concrete a questa domanda». 

E tantomeno che ascolti i cittadini. «C'è una perdita del potere di acquisto del dieci per cento, i costi dell’energia aumentano. Noi siamo convinti che sia necessario che il governo ascolti i cittadini, che dia risposte- ha continuato il segretario nazionale Uil a margine dell'assemblea a Bari -. Abbiamo chiesto interventi sul cuneo fiscale, di detassare gli aumenti contrattuali: finora non sono arrivate risposte adeguate. Le persone che sono qui oggi vogliono risposte concrete. La Uil è un’organizzazione viva, nella quale tanti lavoratori e lavoratrici hanno fiducia». Bombardieri ha spiegato che «abbiamo deciso di avviare un processo di mobilitazione in tutte le Regioni e le aziende: stiamo facendo assemblee. Questa è la prima che facciamo sul territorio, due giorni fa ne abbiamo fatta una in una fabbrica». Il sindacato pensa infatti di dover "parlare con la nostra gente, ascoltarla, per poi rappresentare al governo le difficoltà che incontra». «Spesso ci raccontano che in questo Paese va tutto bene - ha detto -. Questo è vero per la produzione e per le aziende, il Pil cresce. Ma la condizione dei lavoratori e delle lavoratrici è sempre peggiore».

Riguardo alla Stellantis, Bombardieri ha chiesto chiarezza sulle «ricadute occupazionali del piano che Stellantis ha presentato al governo. Chiediamo all’azienda e all’esecutivo di muoversi rispetto alle scelte fatte dalla Commissione per il 2035 - ha aggiunto -. Quella scelta è già stata assunta dalle grandi multinazionali, potremmo anche chiedere di spostare la data ma le imprese hanno già modificato i loro piani produttivi e industriali». «Bisogna che il governo dica cosa intende fare per la riqualificazione dei lavoratori, per gli ammortizzatori sociali, per dare aiuto alle aziende che hanno voglia di reinvestire e cambiare la loro produzione», ha detto Bombardieri. C'è poi il tema dell’indotto: «Riguarda 120mila lavoratori, ci sono dipendenti nelle aziende dell’automotive ma soprattutto in quelle dell’indotto, per questo -ha concluso - occorre una risposta precisa da parte del governo».

A chi gli chiedeva quando, in Puglia, sarà eletto il nuovo segretario regionale (al momento il sindacato sul territorio è guidato dal commissario straordinario Emanuele Ronzoni), Pierpaolo Bombardieri ha risposto: «I tempi che noi abbiamo sono sei mesi dallo statuto, che noi applichiamo. C'è una discussione che coinvolge tutta la struttura. Appena ci saranno le condizioni sarà eletto il nuovo segretario». 

Uil Puglia: In Puglia ci sono oltre 50 vertenze aperte

«In Puglia ci sono oltre 50 vertenze aperte per le quali ancora non ci sono risposte. Stiamo chiedendo alla Regione e alle controparti di dare risposte concrete». Lo ha detto il commissario straordinario di Uil Puglia, Emanuele Ronzoni, a margine dell’assemblea regionale del sindacato in corso oggi a Bari. «C'è un problema legato all’occupazione, c'è un problema legato ai salari, perché - ha aggiunto - quelli della Puglia sono più bassi rispetto ad altre Regioni, c'è un problema di assistenza e di sanità. Abbiamo chiesto investimenti, quindi chiediamo al governo regionale di metterci al tavolo per trovare le giuste soluzioni». «In Puglia - ha precisato - occorrono anche investimenti sulle infrastrutture: strade, aeroporti e porti».

E riguardo al fronte automotive «i posti a rischio in Puglia con le crisi aziendali nell’automotive sono oltre diecimila. Per questo insistiamo perché ci siano risposte - ha detto il commissario straordinario. Ai giornalisti che gli chiedevano se fosse preoccupato per la situazione dello stabilimento Bosch di Bari, Ronzoni ha spiegato che «non si può perdere un’eccellenza di questa Regione che per anni ha dato occupazione e sviluppo».

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