Le ispezioni ordinate dalla Regione sulla gestione delle Sanitaservice andranno di pari passo con ulteriori controlli straordinari, che riguarderanno direttamente la gestione del personale delle Asl e - in generale - l’utilizzo dei 655 milioni di fondi provenienti dal Pnrr. L’obiettivo è duplice: da un lato garantire uniformità di procedure, dall’altro verificare l’efficienza della spesa.
Sul personale sanitario l’assessore Rocco Palese parla di «cambio di passo». «Le Asl - spiega - devono muoversi nella cornice dei piani del fabbisogno approvati dalla giunta. Sulla attuazione c’è un monitoraggio giornaliero da parte del dipartimento Salute, ma non ai fini autorizzativi: soprattutto per evitare che da una parte si stabilizzi e dall’altra si facciano concorsi». L’obiettivo è mantenere una linea univoca: la Regione ha ordinato alle Asl di far scorrere tutte le graduatorie vigenti prima di bandire nuovi concorsi, anche ai fini dell’economicità delle procedure. Discorso diverso quello per il Pnrr, su cui il monitoraggio dovrà seguire le direttive della Ragioneria generale dello Stato: si tratta in sostanza di rispettare le tempistiche assegnate, ma anche l’utilizzo dei fondi nei termini previsti dal piano.
La scorsa settimana la giunta ha affidato al Nucleo degli ispettori sanitari il compito di una verifica straordinaria sull’attività delle Sanitaservice, le società in-house che forniscono personale alle Asl (ausiliari, portierato e a breve anche il servizio 118). Un’iniziativa partita dopo l’inchiesta giudiziaria della Procura di Lecce che ha portato ai domiciliari l’ex assessore Salvatore Ruggeri e alle dimissioni il direttore generale della Asl, Rodolfo Rollo. Le verifiche guidate dal capo del Nirs, Antonio La Scala, sono partite lunedì dalla Sanitaservice Asl Bari: gli ispettori - sulla base delle linee guida definite dalla giunta regionale - hanno chiesto di acquisire documentazione sugli ultimi concorsi (in particolare sulla procedura per l’internalizzazione del servizio 118), ma anche sulle consulenze affidate dall’azienda. In particolare quelle legali, che nel periodo 2019-2022 hanno visto l’assegnazione di incarichi anche a un nutrito gruppo di avvocati con parentele nella politica. Le verifiche, andate avanti anche ieri, hanno accertato che la Sanitaservice guidata dall’amministratore unico Fabrizio D’Addario attinge i professionisti dalla short-list predisposta dalla Asl, ma senza applicare criteri di rotazione tra gli avvocati iscritti nell’elenco e senza riunire gli incarichi per oggetto. Gli ispettori hanno chiesto di conoscere i costi di queste consulenze, per stabilire se ci siano stati aggravi di spesa ingiustificati