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Non solo comunali, il 12 giugno Pulsano va al voto per staccarsi dall’amministrazione di Taranto

 
Fabio Venere

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Fabio Venere

Pulsano, weekend di caos: sindaco rinvia apertura spiagge libere di una settimana

Al referendum qualche decina di elettori residenti nella zona che fa ancora parte dell’«isola amministrativa» del capoluogo

Sabato 16 Aprile 2022, 07:00

TARANTO - Il 12 giugno, a Taranto, non ci saranno solo le elezioni amministrative e i cinque referendum abrogativi sulla giustizia, ma anche un referendum consultivo. Che, per carità, riguarderà solo qualche decina di elettori, visto che il numero oscilla da un minimo di 25 ad un massimo di 60 circa (l’ufficio Elettorale sta ultimando le verifiche). In particolare, ad essere chiamati alle urne saranno i cittadini di via Monti nel Comune di Pulsano. Questa zona, a nord, è una delle numerose isole amministrative che il comune capoluogo ha in diverse aree della provincia.

Via Monti è una porzione dell’isola amministrativa tarantina che, dopo un iter amministrativo iniziato nel 2010, sta per passare da Taranto a Pulsano. A sancirlo, però, dovranno essere gli elettori residenti in via Monti che, il 12 giugno, potranno presentarsi alla sezione n. 2 di Talsano. La conferma ufficiale è arrivata solo il 7 aprile scorso con la firma del decreto da parte del presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano. Il tutto, nell’ambito della legge regionale del 1973 che disciplina proprio le variazioni dei confini territoriali.Ma, esattamente, cosa troveranno scritto sulla scheda i (pochi) elettori interessati da questo referendum consultivo? «Vuoi tu la modifica territoriale ex art. 5 della legge regionale della Puglia n. 26/1973 mediante trasferimento dal comune di Taranto al comune di Pulsano delle aree insistenti nel territorio del comune di Taranto, di cui al foglio di mappa numero 318 del comune di Taranto, comunemente definite isola amministrativa prolungamento via Monti e traverse?». Sin qui, il testo del quesito referendario. Che verrà considerato valido anche nel caso in cui dovesse votare un solo elettore, visto che non è necessario alcun quorum così come, invece, avviene per i referendum abrogativi.

La vicenda di Pulsano ebbe inizio nell’ormai lontano 2010. Negli anni scorsi si sono svolte numerose riunioni che poi sono culminate nella sottoscrizione di un protocollo d’intesa tra i due enti, ratificato dalle delibere approvate dai due consigli comunali e trasmesso alla Regione Puglia per avviare, di fatto, la macchina referendaria. Il Comune di Taranto, dal canto suo, avrà da Pulsano, in permuta, un tratto di strada che gli consentirà di far collegare al depuratore gli stabilimenti balneari della litoranea.

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