Una lunga giornata barese, iniziata con un sopralluogo alla caserma «Partipilo» della Guardia di Finanza e chiusa dalla visita alla nuova redazione della «Gazzetta». Nel mezzo, il passaggio alla Direzione regionale dell’Agenzia delle Entrate e l’incontro con il sindaco di Bari e presidenti Anci, Antonio Decaro, nonché con i primi cittadini dell’area metropolitana. Al termine della «lunga marcia», Laura Castelli, viceministro pentastellato dell’Economia con delega agli Enti locali, offre un ragionamento a tutto campo sui nodi critici che toccano il Paese in questa fase. L’economia e la crisi, naturalmente, ma anche la politica con il tema dei fuoriusciti dal Movimento su cui Castelli si sofferma rispondendo a una sollecitazione in conferenza stampa: «Quando uno non si trova più nella forza politica che lo ha eletto, credo debba provare a lasciare il posto a qualcun altro».
Al netto di questo, è sul versante dei contenuti che si sviluppa la riflessione. «Sono molti gli spunti offerti da questa giornata - racconta -, dalla necessità di un fisco amico e moderno, ai progressi nel contrasto all’usura e alla criminalità organizzata».
Viceministro Castelli, iniziamo dall’incontro con i sindaci e il presidente Anci Decaro. Come è andata?
«Abbiamo deciso di incontrarci in occasione della presentazione del Piano strategico della Città metropolitana Ba2030, e della firma del nuovo accordo di collaborazione tra i Sindaci dei comuni metropolitani. Bari inaugura una governance nuova, condivisa, democratica. I sindaci non vanno ognuno per conto suo avendo in vista solo il proprio Comune, opzione che porterebbe via molto più tempo ma operano una scelta ragionata e condivisa per progetti in linea con le indicazioni del Pnrr».
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