Lunedì 08 Settembre 2025 | 10:47

Regionali Puglia, Bellanova contro Emiliano: «Primarie farsa».Lui replica: «Chi non si candida ha già perso»

 
Redazione online

Reporter:

Redazione online

Regionali Puglia, Bellanova contro Emiliano: «Primarie farsa».Lui replica: «Chi non si candida ha già perso»

La ministra attacca Emiliano: «Pd azzeri tutto. Da Emiliano gestione opaca»

Domenica 05 Gennaio 2020, 15:48

17:08

BARI -  «Italia Viva non sosterrà né parteciperà alle primarie pugliesi per la scelta del candidato alla presidenza della Regione. E dice al Pd: no a primarie farsa, si azzeri tutto e si lavori al progetto di una nuova Puglia». Così in una intervista al Nuovo Quotidiano di Puglia, la Ministra alle Politiche agricole, alimentari e forestali Teresa Bellanova, presidente di Italia Viva.

«Il centrosinistra non è la somma di sigle - afferma Bellanova - o di pseudo formazioni civiche la cui funzione esclusiva è raccogliere voti, portando acqua al leader di turno. Il lavoro da fare è per la costruzione di un campo ampio, progressista e moderato, per una nuova idea di Puglia. Ho detto per mesi: il punto non sono i nomi; invece di primarie rabberciate, si parta dai territori e dalle domande rimaste senza risposte per costruire la nuova Puglia. Al Pd abbiamo detto con chiarezza che Michele Emiliano rappresenta una gestione del potere opaca e divisiva , che questi anni di governo sono stati molto critici e che perciò occorreva liberare il campo per avviare un confronto. Insomma: il Pd deve dirci se vuol essere il partito di Bonaccini o di Emiliano, ed è una questione che non pone solo Italia Viva. Il Pd non dice qual è il suo candidato né la sua posizione su questioni cruciali, una per tutte Ilva», conclude Bellanova. 

LA REPLICA DI EMILIANO - «Le primarie sono l’unico modo per scegliere il prossimo presidente della Regione Puglia. Nessuno può chiederci di cambiare il nostro modo di scegliere i candidati solo perché non ha voluto o potuto partecipare alle primarie. Nessuno può essere fatto fuori senza primarie». Lo afferma il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, candidato alle primarie del centrosinistra per scegliere in nuovo governatore pugliese, in un post su Facebook. La presa di posizione segue le dichiarazioni del ministro alle Politiche agricole, Teresa Bellanova, secondo la quale «Italia Viva non sosterrà né parteciperà alle primarie pugliesi» e dice al Pd: «No a primarie farsa, si azzeri tutto e si lavori al progetto di una nuova Puglia». Secondo Emiliano, «chi sarà assente perché non si è candidato o perché non verrà a votare ha già perso. Tutto. Anche il diritto di parlare. Sono perdenti e profeti di sciagure che si appellano sempre ad altri non avendo alcun potere e nessun merito». 

STEFÀNO: ALLIBITO DA EMILIANO - «Sono allibito! Avevo promesso a me stesso di restare in silenzio ma sono costretto a tornare a parlare. C'e chi è capace di tutto: osannare le primarie come massima espressione di democrazia e, contemporaneamente, attribuirsi potere e facoltà di sottrarre il diritto di parola a chi non la pensa come lui. Come a dire: essere democratico a chiacchiere». Lo scrive su facebook il senatore Pd Dario Stefàno replicando, sulle primarie in Puglia, al governatore Michele Emiliano.

«Nessuno può imporre a me che condotta tenere o cosa dichiarare. Figuriamoci se ci può essere qualcuno che mi può togliere la parola. A me, come a nessun altro. Nessuno ci può togliere il diritto di dire la nostra. Torno a ribadire: se qualcuno mi vuole proprio tirare in ballo, mi accontenti con un rendiconto delle Primarie del 2014 alle quali ho partecipato. Perché nasce proprio da lì il più grande vulnus di democrazia in Puglia», attacca Stefàno. 

BOCCIA: CHI RINNEGA LE PRIMARIE FAVORISCE LA DESTRA - «'La libertà', come diceva Rosa Luxemburg, 'è sempre libertà di dissentirè, ma non si può dissentire sempre e comunque condannando il consenso degli altri. In democrazia ci sono regole comuni che vanno accettate. In una comunità politica vera ci si dà delle regole e si rispettano le idee degli altri. Ho vissuto per anni in minoranza, ma non ho mai messo in discussione il risultato di chi vinceva. Dire sempre e comunque 'se vince Emiliano non va benè, significa non essere democratici ma semplicemente arroganti. E l’arroganza di solito porta alla distruzione di qualsiasi progetto politico». Cosi il ministro per gli Affari regionali, Francesco Boccia, in un’intervista al Nuovo Quotidiano di Puglia. «Non partecipare alle primarie, significa non riconoscere la storia del centrosinistra scritta a più mani. Ci sono le primarie e si accettano. Un’altra coalizione? - continua - Spero non accada, chi rompe non costruisce un’alternativa, ma favorisce la destra».

Sull'alleanza con il M5S a livello regionale, Boccia aggiunge: «Solo se c'è un programma condiviso. In molte parti d’Italia, penso alle Marche, gruppi di consiglieri regionali del M5s mi chiedono di favorire l’accordo: decidono i gruppi locali. Ma a tutti dico: che senso ha dividersi se insieme siamo l'alternativa alla destra nazionalista e se abbiamo la stessa visione sociale del Paese? Dividendoci diamo solo un vantaggio a Salvini e Meloni».

«In Emilia abbiamo giustamente ricandidato Bonaccini un grande presidente, proprio come Emiliano: basti vedere come sono cresciute le due regioni in questi cinque anni. In Puglia abbiamo un modello di definizione del candidato, cioè le primarie: dopo il 12 gennaio non tireremo i cinque stelle per la giacca, ma mi auguro che dopo il voto ci possa essere un confronto».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Marchio e contenuto di questo sito sono di interesse storico ai sensi del D. Lgs 42/2004 (decreto Soprintendenza archivistica e Bibliografica Puglia 18 settembre 2020)

Editrice del Mezzogiorno srl - Partita IVA n. 08600270725 (Privacy Policy - Cookie Policy - - Dichiarazione di accessibilità)