Da qualche giorno una decina di famiglie, quasi equamente distribuite tra i comuni di Monteiasi e Montemesola, ha ricevuto il decreto di sospensione dalla frequenza scolastica per i propri figli dalle scuole dell’Infanzia.
Il dirigente dell’istituto comprensivo «Da Vinci» di Monteiasi, Vincenzo Tavella, da cui dipendono anche le scuole di Montemesola si è quasi visto obbligato ad adottare questo drastico provvedimento a causa della mancata presentazione da parte dei genitori degli alunni delle obbligatorie certificazioni attestanti l’adempimento delle vaccinazioni ricevute dai piccoli.
Come prescrivono le leggi nazionali del 2017 (ministro Lorenzin nel governo Renzi) e quella più recente del luglio scorso (ministro Grillo nel governo Conte) i genitori degli studenti, in questo caso da tre a sei anni, per far accedere i propri figlioli nelle scuole devono presentare la certificazione di avvenuta vaccinazione o l’autocertificazione che la profilassi debba essere somministrata nei futuri tempi prescritti, in linea con le tabelle temporali prescritte dalla normativa vigente.
Le famiglie, evidentemente iscrittesi nell’incomprensibile lista dei no vax o, comunque, ancora non completamente informate sulla tempistica da rispettare (possibilità, questa, che può essere facilmente soddisfatta dai propri pediatri di fiducia) e, quindi, ancora preoccupate per gli effetti più determinati dalla propaganda sui social network che dagli studi scientifici che possano provocare i vaccini sulla salute dei propri figlioli, nonostante le campagne informative e le assicurazioni del mondo scientifico e accademico per l’assoluta inconsistenza di cause ed effetti nocivi, non hanno adempiuto a quanto richiesto per l’accesso nelle scuole e per la successiva frequenza dell’anno scolastico.
«Ho dovuto adottare questo provvedimento veramente a malincuore – ha commentato il dirigente Tavella – perché quale uomo della scuola da una parte mi occupo e preoccupo per la migliore accoglienza degli studenti nelle aule e, dall’altra, come in questo caso, sono obbligato ad allontanare i piccoli, negando loro la possibilità di frequentare le lezioni. Ma – ha anche spiegato il dottor Tavella – devo preoccuparmi della tutela degli altri 200 alunni frequentanti la scuola dell’Infanzia che sono coperti da vaccinazione. È un mio obbligo innanzitutto istituzionale».
Per essere giunti a questa rilevante decisione il dirigente scolastico ha ripercorso le tappe che hanno condotto alla firma e alla successiva notifica dei decreti di allontanamento.
«Sin da luglio scorso per queste famiglie – ha spiegato Tavella – ho organizzato incontri specifici con i responsabili del dipartimento di prevenzione dell’Asl di Taranto che hanno illustrato le procedure riguardanti le vaccinazioni e la tempistica delle stesse. I responsabili della Asl hanno anche chiarito che non ci sarebbe stata necessità di autocertificazione per somministrare le dosi in tempi futuri perché in qualsiasi giorno, compatibilmente con gli orari degli ambulatori, erano, e tuttora sono, pronti a somministrare i vaccini. In definitiva – ha concluso Tavella – ora ogni adempimento di cui la scuola deve tenere conto si definirà negli ambulatori. Fatta la vaccinazione, gli alunni saranno riammessi negli ambienti scolastici il giorno dopo».

Il provvedimento è del dirigente dell'Istituto comprensivo Da Vinci
Martedì 16 Ottobre 2018, 13:21