CERIGNOLA - Lo scorso ottobre in città comparvero i rilevatori di velocità, dieci postazioni color arancio dislocate lungo le vie principali, che avrebbero dovuto evitare le “corse” spesso in atto lungo le arterie cittadine, soprattutto in tarda serata. Un’operazione che non fu vista di buon occhio dalla cittadinanza fin dall’inizio, poiché i rilevatori riducevano i limiti di velocità in alcuni punti fino a 30 Km/h attivando di fatto una politica sanzionatoria troppo rigida. E infatti fin da subito i fenomeni di vandalizzazione - da condannare - ne misero fuori uso la maggior parte.
A distanza di quasi sei mesi in alcuni punti della città sono ancora ancorate al suolo le basi dei tutor VeloOk, senza che nessuno, neanche quello posto dinanzi alla caserma dei carabinieri, sia in funzione.
Ancora in questi giorni quel che resta dei rilevatori giace per strada o viene ulteriormente vandalizzato e da alcuni trasformato anche in cassonetto per l’immondizia. Se da un lato si è data dimostrazione di poca civiltà, dall’altro è pur vero che simili strumenti, a forte impatto sanzionatorio, vengono spesso mal digeriti dai cittadini.
Cerignola, così l'autovelox

Domenica 12 Marzo 2017, 10:34
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