FOGGIA - Una passione che era anche un obiettivo di vita. La sua maglia numero 8 sfoggiata con orgoglio sul suo profilo TikTok. E invece, il 13 ottobre scorso i suoi sogni sono stati spezzati, lungo la strada che collega Potenza a Foggi. Samuele Bruno è la quarta vittima dell'incidente avvenuto dopo il match del Foggia allo stadio Viviani di Potenza. Nell’incidente avevano già perso la vita sul colpo tre giovanissimi: Samuel Del Grande di 13 anni, Michele Biccari, di 17 e il 21enne Gaetano Gentile.
Grande commozione sui social per la sua scomparsa: «Non avremmo mai voluto tornare a scrivere un messaggio di cordoglio - ha scritto in una nota la società del Foggia Calcio - purtroppo siamo qui a dare un ultimo saluto al piccolo Samuele che dopo aver lottato per più di un mese, oggi ci ha lasciato. Il presidente Nicola Canonico, il vice presidente Emanuele Canonico, il DS, il mister, lo staff e tutta la squadra rossonera si stringono attorno al dolore che ha colpito la sua famiglia e tutta la Foggia Ultras, quarta vittima del tragico incidente del 13 ottobre scorso».
«Samuele era l’amico di tutti. Scherzoso, giocherellone, non protestava mai, nemmeno quando andava in panchina. Frequentava con regolarità gli allenamenti e il suo sogno era quello di diventare un calciatore del Foggia». Così Giuseppe Vaccariello, titolare della scuola calcio Foggia Football club frequentata da Samuele Bruno.
Sotto i suoi video su TikTok (l'ultimo pubblicato il 17 settembre) tanti messaggi di addio: «Riposa in pace Samu», «Mancherai tantissimo». Qualche utente, solo tre giorni fa, continuava a mostrargli sostegno: «Manchi a tutti, non mollare». Ancora: «Un'altra stella che da stasera brillerà nel cielo. Tutti ne stiamo uscendo da questa tragedia immane distrutti, figuriamoci chi la sta vivendo in prima persona».