LUCERA - In attesa che l’orizzonte scolastico cittadino si dipani con la definitiva decisione da prendere, in ordine al dimensionamento che per l’anno 2025/26 tocca irrimediabilmente l’istituto tecnico “Vittorio Emanuale III” (fresco centenario), mentre il Convitto nazionale “Bonghi“, pur incluso nella deliberazione regionale che detta le direttive per l’anno prossimo, gode di una legge che lo mette a riparo da eventuali tagli, luci e ombre si stagliano sulle scuole di Lucera. L’ombra più recente è che per la realizzazione della scuola dell’infanzia prevista nel quartiere “Lucera 2“, da far nascere proprio di fronte la chiesa parrocchiale “San Francesco Antonio Fasani“, bisognerà correre nel procedimento e parecchio. Pena il dissolvimento del finanziamento PNRR, pari a un milione e 660 mila euro assegnato a palazzo di Città. La causa?
Il forfait dato da Asmel (società consortile che lavora con gli enti locali) incaricato mesi addietro di verificare il progetto esecutivo della scuola. Senza tale passaggio procedurale, il finanziamento va in tilt. Ma a poche decine di metri da quell’area, dove il consiglio comunale ha deciso di far nascere la scuola dell’infanzia, da anni è in abbandono un asilo nido, bello e colorato che si sta...scolorendo. E’ un’ombra che si staglia pesantissima. L’asilo nido è nato grazie a fondi europei transitati attraverso la Regione, ma il comune non è in grado di gestire la struttura in autonomia con proprio personale specializzato. Poichè tale personale non rientra nell’organico municipale. Roba da sconsiderati aver deciso di realizzare all’epoca tale tipo di scuola, senza personale specializzato. Un’altra ombra, purtroppo, si è stagliata, invece, da alcuni giorni.
L’istituto “Tommasone” di piazza Matteotti, in ristrutturazione antisismica da due anni, da qualche giorno è ormai vuoto. All’interno solo operai. Alunni, insegnanti, personale di segreteria e la stessa dirigente scolastica hanno dovuto per forza di causa maggiore traslocare presso la media “Dante Alighieri“, dopo l’ordinanza urgente del sindaco Pitta emanata a causa di distacchi di intonaci verificatisi in alcuni spazi. La sicurezza prima di tutto. Sei aule (tre occupate da alunni e tre da personale di segreteria e dirigente) si sono sistemate in viale Dante. L’avessero fatto due anni orsono, la scuola sarebbe bella e pronta! A proposito di nuove realizzazioni scolastiche anche la mensa, manufatto in fase di ultimazione annesso all’istituto “Lombardo-Radice” di piazza Di Vagno, non vedrà prossimamente la luce come annunciato trionfalmente dal sindaco Pitta. Perchè il giorno dopo tale annuncio, è arrivato il provvedimento ufficiale del dirigente tecnico comunalo che lo ha smentito. Almeno ulteriori tre mesi occorrerano per l’ultimazione lavori. Fissata ufficialmente al 23 gennaio 2025.
Ma la beffa maggiore per le scuole lucerine è la mancanza “storica” della palestra mai nata a corredo della scuola media “Bozzini-Fasani” del quartiere “167.” Ultimamente l’ennesima protesta dei genitori ha smosso il piattume che regna sulla questione, ma è certo che per la struttura si dovrà attendere e chissà quanto tempo ancora. Per una struttura sportiva che manca, ne nascono due all’aperto. Una è annessa alla scuola media “Manzoni” (area per alcuni anni sfruttata come “orto urbano”) e l’altra al plesso scolastico “ex Gil” di viale della Libertà, in villa comunale. Queste sì, autentiche luci nel panorama scolastico cittadino.