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Policlinico Foggia, dirigenti medici: «La sanità non si gestisce da ragionieri»

 
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A Foggia la cardiochirurgiacolmato un divario storico

Ospedali Riuniti di Foggia

Il segretario aziendale del Coas-Fassid: «La situazione è drammatica». «Al Policlinico Riuniti gli anestesisti rianimatori sono costretti a turni extra non pagati»

Mercoledì 29 Novembre 2023, 15:45

15:53

FOGGIA - «Numerosi dirigenti medici e sanitari da oltre un mese a questa parte vivono una drammatica situazione nel momento in cui si deve procedere ad ordinare farmaci, reagenti di laboratorio e altri prodotti di consumo necessari al normale svolgimento del lavoro nei reparti e nei servizi del Policlinico Riuniti di Foggia».

Lo denuncia il segretario aziendale del Coas - Fassid (coordinamento di azione sindacale medici dirigenti) Franco Troia che segnala che "l'amministrazione frappone ostacoli burocratici nella procedura di acquisto di questi beni, comportando estenuanti 'trattativè per far autorizzare tali acquisti che, come chiunque può capire, servono alle cure dei pazienti e alla diagnostica strumentale in favore degli stessi».

«Dal primo dicembre prossimo - aggiunge - il servizio di Farmacia che gestisce queste procedure, per disposizione della direzione del Policlinico, non accetterà più ordini di acquisto di questi beni di consumo». «Nello stigmatizzare il comportamento dell’azienda Policlinico Riuniti che in tale maniera pretende di ridurre le spese di gestione del nosocomio -spiega il segretario del Coas Fassid- avvertiamo pubblicamente chi di competenza che così si mette a rischio la corretta gestione degli utenti del Policlinico stesso, con ad esempio, referti di laboratorio monchi di test che, pur richiesti dai reparti, non possono essere eseguiti per mancanza dei reagenti». Secondo Troia «non è così che si combattono gli sprechi, pur presenti, non è con un atteggiamento da semplici ragionieri che si può gestire la sanità pubblica».

«Al Policlinico gli anestesisti rianimatori sono costretti a turni extra non pagati»
Il sindacato Assomed Anaao chiede l’intervento dell’Ispettorato del lavoro

Il sindacato Anaao Assomed ha chiesto l’intervento dell’ispettorato del lavoro nel reparto di anestesia e rianimazione del Policlinico Riuniti di Foggia a causa «dell’atavica carenza di personale affrontata con soluzioni che aggravano ancor di più la condizione degli anestesisti rianimatori, con riposi settimanali che saltano, turni extra non pagati e talora espressamente «non autorizzati dalla direzione sanitaria».

Nel reparto - spiegano dal sindacato - a fronte di un fabbisogno di oltre 50 anestesisti rianimatori, al momento in attività ci sono 32 unità. «E’ una situazione paradossale a cui bisogna porre un freno - è il commento di Fabrizio Corsi, segretario aziendale Anaao Assomed del Policlinico Riuniti -. Tuteleremo in ogni modo i nostri iscritti. Un’organizzazione del lavoro che sottrae ai medici il tempo da dedicare alla famiglia o alla vita personale per coprire turni extra non retribuiti, spesso con scarso preavviso e con disposizioni di servizio inviate con modalità del tutto scorrette (dalle email ai messaggi Whatsapp), sta avendo come unico risultato le dimissioni da parte di colleghi. Ed è ancora più paradossale se si considera che questo avviene in una struttura dotata di Scuola di Specializzazione». Il segretario Corsi sottolinea che «anche quest’anno si sono specializzati ben 13 anestesisti rianimatori, potenzialmente una boccata d’ossigeno vitale per l’ospedale ma così non sarà, perché da quanto ci risulta soltanto un paio di loro sarebbero disposti a lavorare qui in azienda». «Qualcuno - conclude - dovrebbe interrogarsi sulle motivazioni, come abbiamo fatto noi, ribadendo che non soltanto il contratto prevede limiti ben definiti sulla turnistica e sull’orario di lavoro, ma che esistono normative nazionali ed europee che impongono anche per la professione medica obblighi e limiti inderogabili».

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