FOGGIA - Dovrebbe essere una settimana decisiva per la scelta del candidato sindaco del centrodestra e del centrosinistra a meno di ulteriori slittamenti con la conseguente decisione di rinviare il tavolo provinciale a quello regionale e quindi a quello nazionale.
Situazione ingarbugliata nel centrodestra dopo che nell’ultima riunione ha deciso di prendere ulteriore tempo prima di definire una proposta e arrivare ad una soluzione condivisa.
«In vista delle imminenti elezioni comunali che interesseranno la città di Foggia, il centrodestra ha il dovere della migliore sintesi attorno ad un candidato a sindaco di alto profilo che sappia incarnare, con competenza e giusta esperienza, la richiesta di discontinuità con il recente passato attesa dalla comunità. Una discontinuità necessaria sotto ogni aspetto, che sappia offrire un progetto realmente nuovo e avulso da nomi e logiche del passato. Auspico, pertanto, che i segretari regionali della coalizione sappiano far proprio questo sentimento, tenendo conto delle indicazioni di massima a cui si è lavorato in maniera condivisa. Il rispetto delle aspettative e del lavoro comunità politica locale è valore imprescindibile per la Lega. A questo lavoriamo ed a questo è indissolubilmente connesso ogni ulteriore ragionamento di coalizione», ha affermato una nota l'europarlamentare della Lega Massimo Casanova.
ll fronte dell’individuazione dei candidati sindaci riguarda i due principali schieramenti per le elezioni di Foggia. Nel cosiddetto campo largo, ovvero l’alleanza tra il centrosinistra ed il movimento Cinque stelle, all’attenzione delle segreterie ci sono quattro candidati: Salvatori, Cavaliere, Montanino e Aida Episcono. Quest’ultima scelta dai Cinque stelle viene proposta senza possibilità di ripensamento, ovvero è la candidata e basta. Discorso, quello dei pentastellati, che non ha del tutto convinto i partner del campo largo. Secondo rumors non sono escluse “primarie” direttamente ai seggi e di conseguenza il Pd andrebbe da solo con le civiche ed i Cinque stelle da soli forse con qualche civica. Sul tavolo restano comunque le idee di candidare Rosa Barone e Raffaele Piemontese.
Nel centrodestra le potenziali sul tavolo restano le candidature di De Leonardis e Fallucchi (molto gettonate), di Di Mauro, Vigiano e Di Gioia. I “maggiorenti” della coalizione al Governo vedrebbero di buon occhio un profilo fuori dagli schemi.
Nel frattempo ai tre candidati sindaci delle civiche (Mainiero, Angiola e De Sabato) si potrebbe aggiungere un quarto, ovvero l’imprenditore Tito Salatto, già vicesindaco della giunta Ciliberti.