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A Foggia i funerali del vigile del fuoco morto a Rimini: «smarriti dal dolore»

 
Redazione online

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Colluttazione fuori da un locale, morto vigile del fuoco foggiano ferito

Il feretro è stato portato in chiesa dai suoi colleghi. Il giovane foggiano è morto dopo essere stato picchiato da un buttafuori della discoteca Frontemare, la notte tra sabato e domenica scorsi.

Lunedì 19 Giugno 2023, 17:27

19:28

FOGGIA - «Ora è il momento del dolore. È una tragedia simile a quella della croce che ci lascia smarriti. Sento il bisogno di condividere questo dolore. Lo vorrei eliminare ma non posso. Quello che posso fare è aiutarvi a superare il dolore. Permettiamo al signore di portare pace e consolazione nei vostri cuori».

E’ un passaggio dell’omelia con cui don Massimo, parroco della chiesa beata vergine Maria a Foggia, si è rivolto alle tante persone che hanno partecipato ai funerali del 34enne Giuseppe Tucci, il vigile del fuoco in servizio a Rimini morto dopo essere stato picchiato da un buttafuori della discoteca Frontemare, la notte tra sabato e domenica scorsi.

La salma di Tucci è giunta ieri sera a Foggia dopo l'espianto degli organi, una volontà che Giuseppe aveva indicato anche sulla sua carta d’indentità. Il feretro è stato portato in spalla da alcuni vigili del fuoco. In chiesa c'erano familiari, tanti amici, colleghi e i tifosi della squadra di calcio del Foggia a cui Tucci teneva molto. 

LE PAROLE DEL PADRE CARLO TUCCI

Una foto mentre bacia sulla fronte il figlio, al suo capezzale nel reparto di Rianimazione dell’ospedale Infermi di Rimini dove si trovava in coma e sarebbe morto dopo un giorno e mezzo di agonia. L’ha postata su Facebook Claudio Tucci, padre di Giuseppe, 34enne ucciso dopo una colluttazione con un buttafuori fuori dal Frontemare, noto locale da ballo della riviera. Per la squadra mobile e la Procura riminese Klajdi Mjeshtri, 28enne albanese, deve rispondere di omicidio e si trova in carcere per quanto avvenuto nella notte tra sabato e domenica scorsa.

Claudio Tucci, vigile del fuoco come il figlio, ha ricordato così Giuseppe sul social: «Ciao Peppe stamattina alle 7.18 è una settimana che è squillato il cellulare di papà, con tanta professionalità e delicatezza una dottoressa ci invitava a recarci a Rimini il resto oramai è cronaca...». «Niente e nessuno - aggiunge - ci potrà mai consolare, ma l’unica spiegazione che ci vogliamo dare per realizzare la tragedia è che tu hai incontrato un diavolo nella notte di sabato e tanti angeli ti aspettavano per essere salvati e continueranno il percorso terreno grazie a te! Un abbraccio forte mamma e papà», aggiunge accompagnando il post con una foto di lui e la moglie al capezzale del giovane. La famiglia di Tucci ha autorizzato l'espianto degli organi del 34enne, che così può contribuire a salvare altre vite.

A Foggia, città di origine della famiglia, nella chiesa Beata Vergine Maria, nel pomeriggio sono stati celebrati i funerali. "Ora è il momento del dolore. È una tragedia simile a quella della croce che ci lascia smarriti. Sento il bisogno di condividere questo dolore. Lo vorrei eliminare ma non posso. Quello che posso fare è aiutarvi a superare il dolore. Permettiamo al signore di portare pace e consolazione nei vostri cuori», ha detto il parroco, don Massimo, nella sua omelia, rivolgendosi alle tante persone che hanno partecipato.

Il feretro è stato portato in spalla da alcuni vigili del fuoco. In chiesa c'erano familiari, tanti amici, colleghi e i tifosi della squadra di calcio del Foggia a cui Tucci teneva molto.

A Rimini intanto la difesa di Mjeshtri ha annunciato il ricorso al tribunale della Libertà contro l’ordinanza di custodia in carcere emessa dal Gip. Il giudice lo ha definito "soggetto altamente pericoloso», con un procedimento di polizia alle spalle per un fatto analogo, una persona senza capacità di autocontrollo che ha agito con «strenua crudeltà».

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