Sabato 06 Settembre 2025 | 11:02

Foggia e i soldi Covid al Don Uva, la Regione: «Non sono dovuti»

 
Massimiliano Scagliarini

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Massimiliano Scagliarini

Foggia e i soldi Covid al Don Uva, la Regione: «Non sono dovuti»

Il Don Uva di Foggia

Dopo il decreto ingiuntivo da 1,7 mln. Palese: «La Asl fa bene a non pagare». Fratelli d’Italia: è uno scandalo simile alla Protezione civile

Venerdì 09 Giugno 2023, 13:20

BARI - La Regione non ha ancora stabilito la tariffa covid per l’assistenza prestata nelle Rsa durante la pandemia. E dunque la Asl di Foggia non avrebbe potuto pagare alla Universo Salute un anticipo del 50%, fissando - come ha fatto nel 2021 l’ex dg Vito Piazzolla - una retta da 250 euro al giorno che ha portato a erogare 1,1 milioni. Ma dopo che il nuovo dg Antonio Nigri ha giustamente detto «no» alla richiesta del saldo (altri 1,7 milioni), la società foggiana ha chiesto e ottenuto un decreto ingiuntivo. E la notizia, raccontata ieri dalla «Gazzetta», ha scatenato un putiferio.

Il Dipartimento salute della Regione ha infatti un fascicolo aperto sul tema, dal momento che le indicazioni date all’epoca al dg Piazzolla sono state disattese. Alla Asl di Foggia era infatti stato detto di procedere al pagamento dei soli ricoveri esterni (cioè non dei pazienti positivi della stessa Rsa) sulla base della normale tariffa prevista (105 euro al giorno), salvo poi l’erogazione del conguaglio (il «premio-covid») a valle della quantificazione della relativa retta: cosa che per le Rsa non è ancora avvenuta. Con gli ospedali privati è stata fatta la stessa cosa: per i ricoveri dell’emergenza sono stati finora applicati i Drg ordinari, che entro un mese verranno conguagliati rispetto alla tariffa covid stabilita (184 euro al giorno per i posti di medicina). Il semplice confronto numerico (184 euro per il ricovero ospedaliero, contro i 250 riconosciuti alla Rsa foggiana) fa emergere l’assurdità della situazione, anche perché la stessa Universo Salute per lo stesso servizio viene pagata 115 euro dalla Asl di Potenza. Ma - fanno notare dalla Regione - il dg Nigri e il direttore amministrativo Michelangelo Armenise avevano puntualmente relazionato sul decreto ingiuntivo di Universo Salute, confermando - come poi hanno fatto - che si sarebbero opposti, chiedendo anzi la restituzione di quanto versato in eccesso. «Condividiamo totalmente la linea adottata dal direttore generale Nigri», conferma l’assessore alla Salute, Rocco Palese.

La vicenda è però delicatissima per vari motivi, non ultimo per tutta una serie di veleni e conflitti di interessi tra vari protagonisti della vicenda: anche per questo le fatture emesse da Universo Salute sono state acquisite dalla Finanza. C’è un aspetto tecnico, perché nessun’altra Rsa pugliese ha ancora visto un centesimo per l’assistenza covid e giustamente si è alzato un polverone («Occorrerà stare molto attenti a questo contenzioso», dice Antonio Perruggini di Welfare a Levante), e c’è l’aspetto politico perché nel 2021 l’allora capogruppo di Fratelli d’Italia in Regione, Ignazio Zullo, aveva già sollevato il problema dei soldi riconosciuti alla Universo Salute. «Dopo lo scandalo della Protezione civile ecco quello di Universo Salute - dice il capogruppo Francesco Ventola con gli altri consiglieri regionali Fdi -. Non certo misteri svelati oggi, ma sprechi e decisioni illogiche sul piano economico che abbiamo prontamente denunciato: se fossero stati oggetto di confronto e chiarimento prima, oggi, forse, avrebbero evitato ad altri organi istituzionali di occuparsene. Su Universo Salute siamo stati i primi a denunciare la discrepanza fra la retta riservata alla Rsa con sede a Foggia rispetto a tutte le altre Rsa pugliesi. Ai nostri interrogativi di due anni fa non si è voluto dare una risposta… spiace che oggi le risposte dobbiamo leggerle dai giornali che narrano di scandali e inchieste, e non le abbia mai date Emiliano».

Sul caso interviene, nel suo stile, anche il consigliere Antonio Tutolo (gruppo Misto): «Chiederò che la Regione chieda la restituzione dei soldi direttamente all’ex direttore generale Vito Piazzolla. Il provvedimento con cui l’ex direttore ha pagato Universo Salute è un aborto amministrativo che ha già creato un danno enorme ai cittadini pugliesi».

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