FOGGIA - Condannati a 20 anni di reclusione ciascuno per omicidio preterintenzionale (e tre anni di libertà vigilata a pena espiata) i fratelli foggiani Massimiliano e Federico Russo residenti nel palazzo ex Onpi di corso del Mezzogiorno, riconosciuti colpevoli in primo grado per aver massacrato di botte il vicino di casa Giuseppe Dell’Accio, sospettandolo di aver coperto un amico che aveva una relazione con una parente degli imputati. Assolti invece perché il fatto non costituisce reato 8 medici della divisione di neurochirurgia del Policlinico Riuniti, imputati di omicidio colposo perché secondo il Pm non diagnosticarono tempestivamente la rottura della milza conseguenza del pestaggio e causa del decesso. È la sentenza pronunciata alle 18 di venerdì dopo quasi 5 ore di camera di consiglio dalla corte d’assise al termine del processo iniziato il 13 novembre 2020 a 10 imputati per la morte di Giuseppe Dell’Accio, 52 anni, deceduto il 2 dicembre 2015, 4 giorni dopo il presunto pestaggio.
Fu ricoverato agli Ospedali Riuniti la sera del 28 novembre, dimesso il 2 dicembre, le sue condizioni si aggravarono nelle ore successive, nuovo ricovero d’urgenza nella tarda serata: l’ambulanza del 118 trasportò in codice rosso il moribondo in pronto soccorso alle 22.37: mezz’ora dopo, alle 23.05, i medici ne constatarono il decesso. Gli imputati sono a piede libero per questa imputazione; i presunti picchiatori che respingono le accuse furono denunciati dalla squadra mobile che avviò le indagini dopo una telefonata anonima al 113. Federico Russo è però detenuto dal 17 febbraio 2022 quando fu fermato dalla squadra mobile su decreto firmato dalla Direzione distrettuale antimafia per tentata estorsione aggravata dalla mafiosità e detenzione illegale di esplosivo, in quanto ritenuto uno dei due responsabili dell’attentato dinamitardo del 9 gennaio 2022 ai danni del pub Poseidon nel centro storico di Foggia: a fine gennaio è stato condannato in primo grado a 6 anni e mezzo.
Il pm Dominga Petrilli a fine marzo aveva chiesto la condanna a 18 anni ciascuno per omicidio preterintenzionale di Massimiliano e Federico Russo rispettivamente di 47 e 45 anni; e quella a 1 anno a testa, con sospensione condizionale della pena, degli 8 medici ospedalieri per omicidio colposo: Gaetano Merlicco, 72 anni, di Foggia, direttore del reparto di neurochirurgia di Foggia; Arturo Berardi, 41 anni di San Nicandro Garganico; Maurizio Gladi, 44 anni; Vincenzo Antonio Bozzini, 59 anni; Raffaele d’Addetta, 67 anni; Michele Dirodi, 69 anni; Gaetano Foglio, 67 anni; e Gaetano Rizzo, 52 anni, tutti residenti nel capoluogo dauno. Richieste di condanne per tutti gli imputati e di risarcimento danni invocate anche dall’avv. Paolo Ferragonio costituitosi parte civile per la sorella della vittima.
I fratelli Russo dovranno risarcirle i danni, disposta una provvisionale di 50mila euro. Gli avvocati Giulio Scapato e Andrea Castronovi chiedevano alla corte d’assise l’assoluzione dei fratelli Russo, perché a loro dire non c’è prova del pestaggio di cui avrebbe parlato la vittima in maniera confusa a alcuni parenti prima di morire. Assolti gli 8 medici come sollecitato dall’avv. Gianluca Ursitti: non ci fu alcun errore medico – aveva detto il legale in arringa – anche perché Dell’Accio al momento del ricovero in ospedale la sera del 28 novembre 2015 non riferì a chi lo aveva in cura d’essere stato picchiato, parlando invece di un investimento di un’auto pirata, per cui i medici si assicurarono che non avesse traumi toracici e cranici; quindi la rottura della milza, che ne provocò la morte, non era diagnosticabile. Le motivazioni della sentenza saranno depositate entro 3 mesi.