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Piantedosi firma a Foggia il «Patto per la sicurezza urbana» e promette «adeguate forze di polizia»

Piantedosi firma a Foggia il «Patto per la sicurezza urbana» e promette «adeguate forze di polizia»

 
Redazione online

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Matteo Piantedosi

(Foto Maizzi)

Il ministro dell'Interno non usa mezze parole: «Evidente la violenza». Nell'agenda anche le condizioni dei migranti

Lunedì 06 Febbraio 2023, 11:40

15:37

FOGGIA - Il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi ha sottoscritto in prefettura a Foggia il Patto per la sicurezza urbana al termine del comitato provinciale per l'Ordine e la Sicurezza pubblica, convocato dal prefetto Maurizio Valiante, alla presenza, tra gli altri, del procuratore della Repubblica Dda di Bari, Roberto Rossi, del procuratore capo della Repubblica di Foggia, Ludovico Vaccaro, e della commissaria straordinaria del Comune di Foggia, Marilisa Magno.

Il Patto prevede, tra l’altro, la individuazione di aree urbane da sottoporre a particolare tutela, il contrasto delle occupazioni abusive degli alloggi, progetti di prevenzione della devianza minorile, la lotta al fenomeno del racket e alla illegalità nel lavoro. Per verificare l’attuazione degli obiettivi del protocollo, che ha durata biennale, verrà istituita una apposita cabina di regia. 

«I CITTADINI DEVONO FIDARSI DELLO STATO»

 «I dati fanno segnare un sommerso delle denunce, non sono in linea con le presumibili dimensioni del fenomeno. Ai cittadini dico di fidarsi delle istituzioni, c'è una squadra dello Stato in cui si può riporre massima fiducia. C'è un impianto normativo di sostegno che lo Stato offre a disposizione delle vittime di usura ed estorsione. Non c'è motivo di avere pura di denunciare - ha continuato il ministro dell’Interno - Lo Stato farà sempre di più per incoraggiare i foggiani e tutti i cittadini in generale a una ribellione culturale rispetto a questi fenomeni. Se determinate cose sono cambiate è perché è cambiata anche la cultura rispetto a certi contesti. Penso che lo Stato dovrà fare sempre la sua parte però insisterei molto anche sulla creazione di modelli culturali». «Sono qui per ascoltare e aiutare questo territorio - ha continuato - come segno tangibile dell’attenzione alla provincia di Foggia. C'è piena sinergia tra le istituzioni sui fenomeni legati alla criminalità organizzata. Si tratta di un Patto che ha la valenza di solennizzare la collaborazione esistente con il prefetto e il commissario straordinario del Comune. I cittadini devono sapere che lo Stato è tutt'altro che lontano e mette tutta l’attenzione necessaria per questo territorio».

«IMPORTANTI I PROGETTI DI RISTRUTTURAZIONE DEGLI INSEDIAMENTI»

«I progetti di ristrutturazione degli insediamenti» in cui vivono i migranti «li conoscevo - ha continuato Piantedosi - Sono progetti importanti che danno una prospettiva immediata di dare una sistemazione decorosa a queste persone. Questa è la priorità e ci sarà una accelerata su questo, ci sono le risorse. È chiaro che il governo però creerà le condizioni perché ci sia un prosciugamento nel tempo, primo perché non è dignitoso che si viva in quelle condizioni, poi perché molto spesso intorno alle presenze in questi centri ruotano fenomeni come quello del caporalato, dello sfruttamento del lavoro, che noi riteniamo sia uno dei motivi per cui a taluni piace una immigrazione senza regole, per fornire opportunità di nuove schiavitù a cui attingere».

«È uno dei motivi - ha aggiunto - per cui siamo impegnati con sempre più tenacia a combattere ogni forma di ingresso irregolare sul territorio nazionale, perché poi questa è la destinazione. Vorrei che la stessa emotività che si mette quando si valutano i problemi dell’attraversamento in mare ci sia anche rispetto a queste presenze degradate e degradanti sia dal punto di vista della collocazione povera in cui vengono destinate queste persone, sia poi perché sono spesso oggetto, loro malgrado, di sfruttamento del lavoro».

LA VIOLENZA DELLA MAFIA FOGGIANA

 «La mafia foggiana, un po' come avveniva nelle mafie tradizionali, oggi si caratterizza per una certa evidente violenza che altre mafie hanno superato perché dedite maggiormente ad altre forme di pervasiva contaminazione della vita dei cittadini - ha commentato il ministro dell'Interno -. Qui c'è una cosa e l’altra, una mafia nei circuiti legali e anche che, per reclamare il ruolo che immagina di dover avere nel panorama criminale nazionale, usa spesso azioni violente fino all’omicidio, con un incremento nell’ultimo anno. L’azione di prevenzione si concentra anche sul prosciugamento degli interessi economici e delle possibilità di condizionare le istituzioni che possono essere infiltrate».

INFILTRAZIONI MAFIOSE

Sul tema dello scioglimento delle amministrazioni comunali in cui si registrano infiltrazioni della criminalità, il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi ha detto che, «trasponendo un pò la filosofia che c'è già stata sul versante delle interdittive, valuteremo se potrà essere il caso di prevedere come formula intermedia tra il mancato scioglimento e lo scioglimento, laddove ci sono i presupposti, formule di accompagnamento e sostegno delle amministrazioni che registrano al proprio interno qualche problema con entità tali che non rendano conveniente lo scioglimento, ma una formula di sostegno da parte dello Stato nell’interesse di tenere fuori gli interessi criminali dalla azione amministrativa». Il ministro ne ha parlato a Foggia il cui Comune è stato sciolto per infiltrazioni della criminalità.

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